«Più export in Sudamerica per far crescere l’economia dell’Isola»
Confindustria: «Potenzialità da milioni di euro grazie all’accordo Ue-Mercosur, anche per compensare le perdite dai dazi Usa»(Ansa)
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Negli ultimi anni, le esportazioni della Sardegna verso i paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay) hanno mostrato un andamento estremamente dinamico e spesso disomogeneo, con fasi di forte espansione alternate a momenti di contrazione.
I dati relativi al periodo 2014 - 2024 evidenziano chiaramente questa volatilità: si passa da 24,1 milioni di euro nel 2014 al picco straordinario di 93,8 milioni nel 2017, per poi ritornare su valori più contenuti e stabilizzarsi attorno ai 35,8 milioni di euro nel 2024.
La media annua del periodo si attesta intorno ai 43 milioni di euro, ma la distribuzione è tutt'altro che uniforme, poiché il peso di pochi comparti specifici ha determinato oscillazioni molto marcate.
A seguito della presentazione in Consiglio dell'UE dell'Accordo di Partenariato UE - Mercosur da parte della Commissione Europea, il Centro Studi di Confindustria Sardegna ha elaborato uno studio analitico sulle esportazioni dall'Isola verso i Paesi interessati.
Il report sottolinea come la conclusione di un accordo commerciale di questa portata tra Unione Europea e Mercosur rappresenterebbe un'opportunità significativa per l'economia della Sardegna.
L'eliminazione dei dazi doganali può rafforzare la competitività dei prodotti sardi, dall'agroalimentare alle produzioni industriali, e potrebbe compensare almeno parzialmente le perdite originate dalle tensioni tariffarie con gli Stati Uniti.
Per altro, i Paesi del Mercosur non rappresenterebbero esclusivamente un mercato di sbocco, ma anche una piattaforma strategica che permetterebbe di consolidare canali commerciali verso l'intero continente Sud-Americano.
Il settore che più di ogni altro ha contribuito alle performance di export complessive è quello della raffinazione del petrolio. Nel 2017 esso ha da solo contribuito per oltre 77 milioni di euro alle esportazioni (oltre l'80% del totale) e nel 2022 le vendite del settore nel Mercosur sono ammontate a 58 milioni.
Risulta interessante la crescita mostrata dai settori chimico e meccanico. La chimica di base, in particolare, è passata da 15,7 milioni di euro nel 2014 a oltre 21 milioni nel 2024, rivelandosi il comparto più solido nell'ambito delle esportazioni verso l'area sudamericana.
La meccanica ha registrato un'espansione significativa, passando nel medesimo arco temporale da poco più di 1 milione di euro a quasi 10 milioni, e segnalando la crescente competitività tecnologica dell'industria isolana.
Accanto a questi settori, mantengono un ruolo importante le esportazioni di sughero, che hanno trovato soprattutto in Argentina (ma anche in altri Paesi del Sud America, come Cile e Perù) uno sbocco stabile, e quelli lattiero-caseari, che pur con volumi più contenuti garantiscono continuità.
«L'analisi - dichiara Andrea Porcu, direttore di Confindustria Sardegna - conferma la transizione in corso verso un modello di export più diversificato e innovativo. La sfida per le imprese sarà quella di consolidare la presenza sui mercati sudamericani valorizzando la qualità delle produzioni tradizionali e rafforzando al contempo i comparti tecnologici e industriali».
(Unioneonline/l.f.)