Pensioni: Anap Sardegna in prima linea per una rivalutazione più equa
Dopo la recente decisione della Corte Costituzionale, l’associazione rilancia la battagliaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’erosione del potere d’acquisto delle pensioni continua a pesare sulle spalle di migliaia di ex lavoratori, e l’Anap Sardegna – l’associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato – non ci sta.
Dopo la recente decisione della Corte Costituzionale, che ha lasciato aperta la possibilità di un riconoscimento delle perdite subite dai pensionati senza però offrire certezze, l’associazione rilancia la battaglia per un meccanismo di adeguamento più giusto.
«Comprendiamo la necessità di tutelare i pensionati con assegni più bassi – spiega Giovanni Antonio Mellino, presidente di Anap Sardegna e vicepresidente nazionale – ma non possiamo accettare che questo avvenga penalizzando chi ha lavorato una vita e versato contributi importanti. Il sistema attuale riduce progressivamente il potere d’acquisto senza alcuna garanzia di recupero, trasformando le pensioni in un serbatoio di risorse straordinarie che poi diventano definitive. Questo non è accettabile».
Il nodo centrale è il mancato adeguamento delle pensioni medio-alte, quelle percepite da chi ha contribuito in maniera significativa al sistema previdenziale e fiscale del Paese. L’Anap propone dunque un nuovo criterio di rivalutazione basato su fasce d’importo, anziché applicare percentuali penalizzanti sull’intero assegno.
Se non ci saranno cambiamenti, l’associazione è pronta a nuove iniziative per ottenere un adeguamento più equo, in linea con i principi di proporzionalità e progressività̀ richiamati dalla Consulta. Nel frattempo, ricorda al Governo che «è necessario avviare un confronto serio per garantire ai pensionati una giusta tutela del loro reddito».