Pastori colpiti dagli incendi, 200mila euro di ristori in arrivo
L’erogazione dal comitato emergenze istituito dai tre consorzi dei formaggi Dop della SardegnaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Oltre 200mila euro di ristori sono stati erogati a 121 aziende dal Comitato Emergenze, costituito dai tre consorzi dei formaggi Dop della Sardegna - il Consorzio del Pecorino Romano, il Consorzio del Pecorino Sardo e il Consorzio del Fiore Sardo - per aiutare gli allevatori danneggiati dagli incendi della scorsa estate.
L'idea del Comitato è nata dopo che il consiglio d'amministrazione del Pecorino Romano ha istituito un Fondo di solidarietà permanente per erogare aiuti ai pastori in caso di bisogno e ha deciso di destinarne gran parte ai ristori post incendi. A quel punto, per mettere a sistema la macchina della solidarietà ormai in moto e gestire i fondi, si è deciso di costituire un Comitato Emergenze formato dai consorzi delle tre Dop sarde: il Comitato, da subito operativo, ha raccolto le donazioni da parte di aziende e privati, il contribuito delle tre Dop sarde e le generose donazioni dei consorzi di tanti altri formaggi italiani, dal Grana Padano al Parmigiano Reggiano, dal Gorgonzola al Provolone Valpadana. Un segno, da parte loro, di grande e apprezzata solidarietà.
Le somme erogate dal Comitato sono riuscite a coprire circa il 10% dei danni denunciati. "Nessuno è rimasto senza ristori da parte nostra - spiega il presidente del Consorzio di tutela del pecorino romano, Gianni Maoddi - è stata una scelta precisa voler dare un segnale e un aiuto concreto a tutti quelli che si sono rivolti a noi. E parliamo degli allevatori di tutta la Sardegna, danneggiati dagli incendi dell'estate scorsa".
"Siamo vicini al mondo dei pastori, siamo a loro complementari, e consapevoli dei problemi che affrontano ogni giorno. Il Fondo è un modo per dire che noi ci siamo, che gli siamo accanto concretamente e che continueremo a esserlo anche in futuro, con il comune obiettivo di tutelare e far crescere il comparto di cui, tutti insieme, facciamo parte", la conclusione.
(Unioneonline/v.l.)