Oxfam: "In Italia il 20% della popolazione detiene due terzi della ricchezza"
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Si allarga la forbice tra i più ricchi e i poveri del mondo.
L'82% dell'incremento di ricchezza netta registrato tra marzo 2016 e marzo 2017 è andato all'1% più ricco della popolazione globale, mentre a 3,7 miliardi di persone - che rappresentano la metà più povera del mondo - non è arrivato un solo centesimo.
Inoltre, l'1% più ricco della popolazione mondiale continua a possedere quanto il restante 99%.
Lo rivela il rapporto di Oxfam "Ricompensare il lavoro, non la ricchezza", diffuso alla vigilia del meeting annuale del World Economic Forum di Davos.
Il dossier rivela come, a livello globale, "il sistema economico attuale consenta solo a una ristretta élite di accumulare enormi fortune, mentre centinaia di milioni di persone lottano per la sopravvivenza con salari da fame".
La disuguaglianza desta seria preoccupazione anche in Italia.
A metà 2017 il 20% più ricco degli italiani deteneva oltre il 66% della ricchezza nazionale netta, il successivo 20% ne controllava il 18,8%, lasciando al 60% più povero appena il 14,8% della ricchezza del Paese.
La quota di ricchezza dell'1% più ricco degli italiani superava di 240 volte quella detenuta complessivamente dal 20% più povero della popolazione.
Nel periodo 2006-2016 la quota di reddito nazionale disponibile lordo del 10% più povero degli italiani è diminuita del 28%, mentre oltre il 40% dell'incremento di reddito complessivo registrato nello stesso periodo è fluito verso il 20% dei percettori di reddito più elevato.
Nel 2016 l'Italia occupava la ventesima posizione su 28 paesi dell'Unione europea secondo il parametro della disuguaglianza di reddito.
(Unioneonline/F)