Se Indorama e Clivati non vogliono tornare ad Ottana, il ministro chiami l'Eni.

Questo è quanto chiedono in una lettera inviata al ministro Luigi Di Maio gli ex operai di Ottana Polimeri, la fabbrica per la produzione del Pet per bottiglie di plastica chiusa quattro anni fa.

Gli operai, licenziati lo scorso anno, tra l'altro scrivono: "Signor Ministro, gli chiediamo di prendere in mano la situazione industriale di Ottana. Qui siamo di fronte alla più squallida e miserabile delocalizzazione, fatta sulla pelle di 400 famiglie da un gruppo industriale che ha distrutto e devastato il lavoro in una intera area, dopo aver preso milioni e milioni di soldi pubblici. Ci rivolgiamo a Lei, affinché convochi d'urgenza il gruppo Indorama-Clivati per trovare una soluzione dignitosa".

I lavoratori scrivono la storia della fabbrica e dell'area industriale, poi concludono: "Non chiediamo elemosine o assistenza, ma chiediamo un impegno forte e serio per creare le condizioni di un rilancio dell'industria ad Ottana".

"Le chiediamo un impegno a portare rapidamente ad un tavolo governativo la multinazionale Indorama, per verificare le necessità e le possibili condizioni di una ripartenza degli impianti. Se Indorama dovesse manifestare la volontà di non riprendere le produzioni, Le chiediamo di ricercare subito soluzioni alternative, a partire dai soggetti industriali italiani (Eni per prima), chiedendo agli attuali gestori di cedere gli impianti alle stesse condizioni a cui li hanno ricevuti".

UN SIT-IN DEI LAVORATORI:

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