Occupazione in crescita e prezzi stabili: qualche luce sull’economia della Sardegna
I dati dell’aggiornamento congiunturale regionale stilato dalla Banca d’ItaliaVideo di Andrea Sechi
Un’occupazione in crescita e una ritrovata stabilità dei prezzi. È questa la luce che illumina, almeno in parte, l’orizzonte economico della Sardegna nel 2024, pur tra le ombre di settori in affanno e rallentamenti strutturali. Secondo l’Aggiornamento congiunturale sull’economia regionale stilato dalla Banca d’Italia, nei primi sei mesi dell’anno il Pil è aumentato dello 0,4%, in linea con la media nazionale, ma il ritmo della ripresa resta debole.
La discesa dell’inflazione allo 0,7% a settembre ha dato nuovo respiro al potere d’acquisto delle famiglie, il cui reddito è cresciuto del 4% nominalmente e del 2,7% in termini reali. I consumi restano però stabili, segno che l’incertezza frena ancora le spese, mentre i depositi bancari tornano a crescere (+3,3%), soprattutto nelle forme vincolate.
Nel mercato del lavoro, l’occupazione ha segnato un incremento del 2,8%, grazie al traino del turismo e dei servizi, che confermano il loro ruolo centrale nell’economia regionale. Anche il comparto turistico si conferma in salute, con un aumento delle presenze nelle strutture ricettive e una crescita del traffico nei porti e negli aeroporti.
Più complesse le dinamiche del settore produttivo: l’industria soffre, a eccezione di settori come il lattiero-caseario e la raffinazione petrolifera, mentre nell’edilizia il rallentamento degli incentivi fiscali ha ridotto la domanda privata, non compensata dai progetti del Pnrr. La Sardegna è, infatti, l’ultima regione per la percentuale di gare aggiudicate per lavori pubblici sul totale del valore bandito nell’ambito del Pnrr.