Nord Sardegna, i coltivatori denunciano l'"agro-pirateria"
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Dopo lo scandalo degli agnelli romeni etichettati come Igp sardi, la Copagri Nord Sardegna ha chiesto un maggiore impegno della Regione nell'ambito del controllo sui prodotti agroalimentari importati.
Al centro delle richieste avanzate dalla Confederazione Produttori Agricoli - oltre a una vera e propria campagna straordinaria per la lotta alla "pirateria agroalimentare - anche un incontro congiunto con responsabili di tutte le filiere agroalimentari.
Oggetto del tavolo permanente, che dovrebbe mettere insieme produttori, organizzazione agricole, trasformatori e rappresentanti della commercializzazione, compresi quelli della GDO con la Regione nel ruolo di coordinamento, gli accordi di filiera, che potrebbero valorizzare le produzioni agricole sarde, che devono essere tracciabili in tutte le sue parti.
Per fare questo è d'obbligo che la Regione organizzi urgentemente un tavolo permanente, che metta insieme i produttori, le organizzazione agricole, i trasformatori, e i rappresentanti della commercializzazione, compresi quelli della GDO e la Regione, che deve assumere il ruolo attivo di coordinamento.
"La Regione non può restare sorda al grido dall'arme che giunge dagli agricoltori del Nord Sardegna, le cui eccellenze raggiungono le tavole di tutti gli Italiani, che molto spesso si vedono i margini di guadagno azzerati non solo dalle crisi di mercato ma anche dall'agro pirateria", hanno affermato Paolo Ninniri e Tore Piana, rispettivamente Presidente e Vice Presidente della Copagri Nord Sardegna.
"Oggi più che mai vi è la necessita urgente che la Regione intensifichi i controlli sulla qualità e sulla tracciabilità delle produzioni agricole che entrano ed escono dall'Isola", hanno continuato.
In particolare, Copagri chiede la mobilitazione straordinaria di controllo sui prodotti dell'agroalimentari da parte degli organi di vigilanza: corpo Forestale Regionale, ispettori fitosanitari e della Sanità Marittima e Veterinaria dell'ATS Sardegna.
Per i rappresentanti dell'associazione "è impensabile trovare prodotti agricoli e dell'agroalimentare il più delle volte in vendita a prezzi talmente bassi che non risultano coprire neanche i costi del loro confezionamento".
(Unioneonline/F)