Possibile svolta nel piano di salvataggio di Moby e Cin-Tirrenia. In una nota la compagnia fa sapere di avere depositato ieri al Tribunale di Milano "un nuovo Piano in continuità che prevede percentuali di recupero per i creditori significativamente superiori rispetto al precedente Piano depositato da Moby SpA il 29 marzo 2021" e che "ha ricevuto il preventivo consenso dei principali creditori finanziari del Gruppo, quali gli obbligazionisti riuniti nel Gruppo Ad Hoc e da tutte le istituzioni finanziarie". 

Le due compagnie di navigazione fanno sapere, nella stessa nota, di avere "compiuto questo ulteriore importante passo verso un rilancio industriale in corso che segue la significativa inversione di tendenza che ha visto la Società superare le difficoltà legate alla pandemia e riposizionarsi come leader sui mercati e sulle rotte di riferimento".

L’UDIENZA – Da quanto è stato riferito al termine dell'udienza di oggi in cui prima è stata trattata la parte di Moby e dopo quella relativa a Cin, alla nuova proposta di concordato hanno aderito le banche e una gran parte di bondholders. Manca Tirrenia in amministrazione straordinaria, alla quale è stato proposto un pagamento di 144 milioni garantiti da ipoteca con 4 navi, pari all'80 per cento dei 180 milioni di debito (di questa cifra la commissione arbitrale ne ha riconosciuti 159).

Il pm, che ha sollecitato Tirrenia a dare un parere in una decina di giorni per "non perdere tempo", visto anche che la vicenda coinvolge circa 6mila famiglie di marittimi, dal canto suo ha chiesto di estendere la richiesta di fallimento già avanzata per Cin anche a Moby per innescare, nel caso in cui venisse rigettata la proposta di concordato, l'amministrazione straordinaria.

Il termine per il parere dei commissari del Tribunale fallimentare è 45 giorni prima dell'adunanza dei creditori fissata per Moby il prossimo 6 aprile e per Cin 6 giorni dopo. 

(Unioneonline/v.l.)

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