Quota 103 è un bluff. Interesserà una platea di appena 45mila persone in Italia, volendo azzardare un calcolo circa un migliaio di sardi.

I paletti messi dal governo Meloni consentono il pensionamento anticipato solo ai lavoratori con 62 anni d’età e 41 di contributi, con una penalizzazione fino a 67 anni sull’assegno. Chi ha 63 anni e 40 di contributi non vi potrà accedere, così come chi ne ha 64 e 39 di contributi. Non è una vera e propria quota 103, insomma.

Nel testo della manovra, che ha iniziato a circolare ieri sera, c’è qualche sorpresa rispetto a quanto annunciato da Giorgia Meloni in conferenza stampa. Lo stop per due anni dell'adeguamento Istat delle multe, 400 milioni stanziati per le opere di Milano-Cortine, le accise sulle sigarette aumentate di 70 centesimi in media a pacchetto, nuove esenzioni all'obbligo di consentire piccoli pagamenti sotto i 30 euro anche con carte e bancomat.

Ora la manovra è attesa in Commissione Bilancio, poi approda alle Camere. E ci potrebbero essere modifiche. La premier ha accolto la proposta di un confronto lanciata da Calenda, secondo cui Meloni «è nuova nel ruolo e va aiutata, non solo contestata».

Ma le modifiche principali potrebbero arrivare proprio in seno al centrodestra, tra un Berlusconi deluso da una premier che non lo ha consultato (FI chiede un ulteriore aumento delle pensioni minime) e i moderati che con Maurizio Lupi si chiedono se «quota 103 sia necessario farla quest'anno». Anche per qualche leghista la manovra è «povera e insufficiente».

Critiche arrivano anche dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che parla di una legge di bilancio «a tempo e senza visione».

Ma Giorgia Meloni difende il lavoro suo e dei ministri: «Una legge di bilancio coraggiosa e concreta, che bada al sodo e offre una visione sulle priorità economiche. Favorire la crescita, aiutare i più fragili, investire nelle famiglie, accrescere la giustizia sociale, sostenere il nostro tessuto produttivo, scommettere sul futuro: questa la nostra ricetta per ridare forza e visione all'Italia. Avanti a testa alta».

(Unioneonline/L)

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