E' stato molto teso il confronto tra il governo e i sindacati Cgil, Cisl e Uil dopo l'approvazione della legge di bilancio in Consiglio dei ministri (QUI le misure).

I sindacati respingono il metodo, ovvero la convocazione a legge approvata, ma il premier Conte chiarisce: "Non ho mai parlato di concertazione, ho incontrato decine di volte i sindacati, ma mai ho parlato di concertazione. La Uil ha mai scritto una manovra con il governo?", ha chiesto al numero uno della Uil Pierpaolo Bombardieri, il primo a lamentare il fatto di essere stato convocato al tavolo solo dopo l'ok alla manovra.

C'è il metodo, e c'è il merito. Sul merito è la Pa ad essere sul piede di guerra, con le sigle pronte a mettere sul piatto lo sciopero generale perché - sostengono - sulle assunzioni e il rinnovo dei contratti nella manovra "non ci sono risposte adeguate".

Chiara la replica di Conte, anche a muso duro: "Siamo in un periodo in cui si proporranno nuove e diverse disuguaglianze. Un impiegato pubblico oggi, non muovendosi da casa, può lavorare con risparmio di tempo e risorse, mentre altre categorie stanno soffrendo veramente. Ad esempio gli esercizi commerciali e le partite Iva hanno serie difficoltà.

Un confronto che va avanti per tre ore con Landini, Furlan e Bombardieri. "Da anni chiediamo di mettere a fuoco la grave emergenza occupazione nelle pubbliche amministrazioni", lamentano i sindacati, che si preparano alla mobilitazione generale.

(Unioneonline/L)
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