"Nessun slittamento per reddito di cittadinanza e quota 100".

Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio, che è tornato a parlare della manovra, mettendo fine alle voci delle ultime ore, secondo cui il provvedimento cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle sarebbe stato posticipato.

"I punti cardine e i saldi" della legge di bilancio "restano invariati", mentre "stiamo cercando semplicemente di migliorare la quota investimenti e questo aiuta molto la manovra", ha detto ancora il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico.

Una dichiarazione che sembra contraddire le parole del premier Giuseppe Conte, che nelle scorse ore aveva aperto alla possibilità di rivedere il tetto del 2,4% fissato per il deficit/Pil, dopo le pressioni della Commissione europea.

"Non tradiremo i cittadini, chi attende il reddito di cittadinanza lo avrà", ha affermato ancora Di Maio, assicurando che "reddito e quota 100 non slitteranno" e che la "platea non cambia".

Il commissario europeo Pierre Moscovici (Ansa)
Il commissario europeo Pierre Moscovici (Ansa)
Il commissario europeo Pierre Moscovici (Ansa)

JUNCKER: "SANZIONI SONO UN FALLIMENTO" - Questa mattina a parlare della manovra italiana era stato commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici.

"Dobbiamo cercare con tutta la nostra forza soluzioni condivise alla questione del bilancio italiano. La mia porta rimane aperta e la mano resta tesa", le parole di Moscovici da Parigi. Che ha anche aggiunto: "Ho sempre preferito incitare che sanzionare".

L'alto funzionario europeo non aveva negato tuttavia che, al momento attuale, quella dall'apertura di una procedura di infrazione resta l'unica strada possibile se il governo italiano non ridurrà il deficit previsto.

Moscovici ammette, infatti, che il bilancio italiano è tra le "incertezze" che gravano sulla crescita europea, insieme con le tensioni commerciali dovute ai dazi e la trattativa sulla Brexit.

Bruxelles, in particolare, giudica le aspettative di crescita italiane, su cui è calcolato il disavanzo, irrealistiche, e ritiene che il deficit raggiungerà il 2,9%. Considera sia inoltre un livello molto e forse troppo lontano dagli impegni del precedente governo, che aveva fissato il deficit allo 0,8% per il prossimo anno.

"Deviazione significativa" è l'espressione usata dall'esecutivo europeo per bocciare, di fatto, la manovra come non conforme alle regole del Patto di stabilità e crescita.

Moscovici ribadisce ancora oggi, dalla capitale francese, che "la zona euro" è fatta anche di "regole" che "non sono né rigide né stupide", ma "flessibili".

(Unioneonline/v.l.-F)

IL PIANO DEL GOVERNO:

© Riproduzione riservata