Con il primo scalo della nave Lng Avenir Accolade al porto di Oristano-Santa Giusta, la Sardegna entra ufficialmente nella nuova era del Gnl.

Stamattina il presidente della Regione, Christian Solinas, il viceministro del ministero dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, il presidente di Higas, Roberto Madella, e il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana, hanno tagliato ufficialmente il nastro per un ulteriore salto di qualità del sistema portuale sardo nello scenario mediterraneo e una base di avvio del complesso processo di metanizzazione dell’Isola.

La nave Avenir Accolade, classe small-scale Lng – varata dal cantiere cinese Keppel Offshore & Marine di Nantong nel mese di marzo, e giunta in Mediterraneo lo scorso 16 maggio –, dopo il carico di Gnl nell’isola di Krk in Croazia, è approdata nello scalo marittimo oristanese dove, attraverso un braccio di carico dedicato, ha immesso i primi 7mila metri cubi di Gas Naturale Liquefatto nel nuovo terminale di stoccaggio realizzato dalla giovane società che unisce, sotto un’unica sigla, l’esperienza di tre aziende: Avenir Lng, Gas&Heat e CPL Concordia. 

Operazione frutto di una forte sinergia tra Autorità di Sistema Portuale, Regione Sardegna, Higas, Autorità Marittima e Consorzio Industriale Provinciale di Oristano, che introduce, per la prima volta nei serbatoi criogenici sardi, il Gnl.

Duplice la funzione del deposito nel porto oristanese.

Da una parte, un importante servizio di bunkering nel centro del Mediterraneo, dedicato alla sempre crescente flotta di navi ibride. Aspetto che, oltre a generare un notevole traffico in arrivo per lo scarico del Gnl, consente di trasformare il porto in un potente attrattore per il rifornimento di navi di ultima generazione. Dall’altra, la disponibilità del gas naturale liquefatto al centro dell’isola, che sarà in grado di garantire un iniziale approvvigionamento nei bacini già presenti in Sardegna (in questo caso il gas verrebbe trasportato con appositi mezzi cisterna) e, nell’immediato futuro, potrebbe anche alimentare direttamente il metanodotto nel versante ovest della dorsale sarda.

“È un percorso iniziato nel 2014, culminato lo scorso 26 Aprile con l’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio provvisorio del Deposito costiero di Higas, della capacità di 9.000 metri cubi – spiega il Presidente di Higas, Roberto Madella -. Percorso che ha unito la lungimiranza e la determinazione dei propri azionisti all’unità di intenti delle autorità e del territorio, che si sono congiuntamente adoperate per il raggiungimento dello scopo. Questo è per noi un passo decisivo verso la completa funzionalità dell’impianto che potrà iniziare a svolgere l’attività commerciale a pieno servizio entro la metà di giugno. Ora ci attende una nuova sfida: la conversione dei consumi energetici a favore del Gnl. Contiamo ancora una volta nella collaborazione degli abitanti dell’isola che potranno beneficiare, fin da ora, dei vantaggi tecnici economici ed ambientali conseguenti all’uso del metano”.

Fondamentale il ruolo dell’AdSP del Mare di Sardegna, che sostiene lo sviluppo di tutte quelle progettualità orientate alla sostenibilità ambientale.

“Quello odierno rappresenta il salto definitivo di qualità del sistema portuale sardo verso una dimensione green europea – conclude Massimo Deiana –. Un risultato eccezionale che, nel più proficuo spirito di collaborazione tra il nostro Ente, La Regione Sardegna, la società Higas, la Capitaneria e il Consorzio Industriale di Oristano, abbiamo raggiunto in tempi record. Un primo scalo sardo è, quindi, ufficialmente già pronto a soddisfare la richiesta di Gnl da parte delle numerose compagnie armatoriali che, negli ultimi anni, stanno investendo nella realizzazione di navi green. Una realtà forte di una posizione baricentrica che, sono certo, conferirà alla Sardegna un ruolo strategico per il bunkeraggio nel Mediterraneo e, allo stesso tempo, contribuirà a un’accelerazione nel processo di metanizzazione dell’Isola”.

(Unioneonline/F)

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