L’inflazione galoppa, la spesa per famiglia cresce di 504 euro l’anno: «Tagliare Iva e oneri di sistema»
L’analisi dell’osservatorio nazionale di Federconsumatori: «Gli interventi spot sulle bollette non bastano: necessarie misure strutturali». Ecco le propostePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’inflazione continua a galoppare, trainata dalla crescita dei prezzi dei beni energetici (specialmente quelli regolamentati): per febbraio l’Istat, nel settore, ha rilevato un tasso di +1,6%. Va peggio per il carrello della spesa, che ha fatto registrare un incremento del 2%. La “buona” notizia, se proprio bisogna ricercarne una, è che c’è un’impercettibile diminuzione degli aumenti, che comunque vanno a continuare a pesare sulle tasche dei consumatori. E le svuotano.
Secondo le stime dell’Osservatorio nazionale di Federconsumatori questi dati comportano ricadute, per una famiglia media pari a più 504 euro all’anno. Di questi, 112 sono dirottati sul settore alimentare.
L’associazione sottolinea «la necessità e l’urgenza di intervenire per frenare la crescita dei prezzi in campo energetico, adottando provvedimenti che vadano oltre le misure insufficienti adottate finora». Il riferimento è al Bonus Bollette, misura una tantum che comporterà uno sconto di 200 euro sul prezzo dell’energia per tutti i nuclei familiari con Isee sotto i 25 mila euro.
Ma agire sul fronte energetico non basta, secondo Federconsumatori: è necessario disporre sostegni e misure che diano ossigeno alle famiglie nei settori vitali, a partire da quello alimentare. «Queste ultime, infatti, sono ancora drammaticamente costrette a importanti rinunce», spiegano dall’Onf, che «ha rilevato, in tal senso, una progressiva e sempre più grave riduzione del consumo di carne e pesce (-16,9%, con uno spostamento anche verso il consumo di tagli e qualità meno costosi e meno pregiati); un taglio dei consumi di frutta e verdura (-2,4%); una ricerca sempre più assidua di offerte, sconti, acquisti di prodotti prossimi alla scadenza (abitudine adottata dal 51% dei cittadini); un aumento degli acquisti nei discount (+12,1%)».
Da qui le proposte al Governo:
- La rimodulazione dell’Iva sui generi di largo consumo (che consentirebbe un risparmio di oltre 516 euro annui a famiglia);
- La promessa riforma e degli oneri di sistema su beni energetici (eliminando voci obsolete e spostandone altre sulla fiscalità generale);
- La creazione di un Fondo di contrasto alla povertà energetica e una determinata azione di contrasto alla povertà alimentare;
- Lo stanziamento di maggiori risorse per la sanità pubblica;
- L’avvio di misure per riequilibrare le disuguaglianze esistenti, attraverso un rinnovo dei contratti, una giusta rivalutazione delle pensioni e una riforma fiscale equa, davvero tesa a sostenere i redditi medio-bassi
Enrico Fresu