Non si sono fatte attendere le reazioni di sindacati e politica dopo la partenza delle prime lettere di licenziamento per i lavoratori Air Italy.

"Purtroppo il momento che temevamo e che abbiamo cercato di scongiurare fino alla fine è arrivato, le lettere di licenziamento dei 1400 lavoratori di Air Italy sono partite, nella totale indifferenza delle istituzioni", il commento di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo, che sono tornate a chiedere "un intervento immediato del Governo per bloccare la procedura e scongiurare così questa vera e propria tragedia sociale che si sta consumando".

"Più volte in questi mesi - proseguono i sindacati - abbiamo chiesto un intervento decisivo per risolvere la situazione con delle proposte concrete che sono rimaste inascoltate. Con una norma in deroga alla Legge di Bilancio, infatti, si sarebbe potuto estendere la cassa integrazione a tutti i 1400 lavoratori e lavoratrici di Air Italy anche per il prossimo anno, a prescindere dalle decisioni prese dall'azienda. Continuiamo poi a ribadire l'importanza di costituire un bacino nazionale di riqualificazione e ricollocazione del personale del trasporto aereo, fondamentale per non disperdere l'enorme bagaglio di professionalità dei lavoratori non solo di Air Italy, ma di tutto il settore".

"Siamo esterrefatti - concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo - dalla completa inerzia del Governo e delle istituzioni davanti a questa drammatica situazione. Per altre aziende di altri settori si sono cercate soluzioni che hanno evitato questo dramma sociale. Per il trasporto aereo invece altrettante iniziative per salvaguardare il settore non vengono intraprese, una grave mancanza del Governo che ci sconcerta e che ci induce a pensare ad azioni di lotta che coinvolgano tutto il settore".

"Oggi alla preoccupazione per i lavoratori si aggiunge tanta amarezza perché quelle lettere datate 2 gennaio 2022 rappresentano uno schiaffo istituzionale al Governo, alle regioni Sardegna e Lombardia ma soprattutto a 1.322 famiglie”, ha commentato invece l’assessore al Lavoro della giunta Solinas Alessandra Zedda.

"Abbiamo appena avuto il tempo di augurare un anno di speranza e lavoro a tutti i sardi, che la proprietà di Air Italy ha mandato le lettere di licenziamento ai dipendenti - aggiunge Zedda - Un'ipotesi che abbiamo cercato di scongiurare fino all'ultimo, usando il dialogo, cercando di attivare ogni strumento utile perché la cassa integrazione potesse essere prorogata e avanzando alla proprietà proposte concrete".

"Ora chiediamo ai ministri coinvolti di convocare con la massima urgenza le Regioni e i sindacati con l'obiettivo di costruire il futuro dei lavoratori: occorre agire tempestivamente per allontanare lo spettro della Naspi - conclude l’assessore regionale - Abbiamo il dovere di mettere insieme le misure necessarie a mantenere attivi i lavoratori e tutelare e valorizzare le loro competenze e professionalità affinché possano rientrare nel mercato del lavoro e in particolare in quello del trasporto aereo. La Regione Sardegna è pronta a fare la sua parte". 

(Unioneonline/l.f.)

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