In uno stato di emergenza ognuno deve fare la sua parte: i cittadini stanno a casa, chi può dona per aiutare i bisognosi e gli amministratori comunali, oltre a far girare la macchina "normalmente", devono sostenere ancora di più chi è in difficoltà. Dal Municipio in un mese circa sino sono spesi 625 mila euro per fronteggiare l'emergenza Covid-19: di questi in realtà 581 mila sono "anticipi" visto che poi verranno rimborsati da Protezione civile, Stato e Regione.

L'ultima decisione della Giunta Lutzu è di una settimana fa. "Visto che il pagamento delle quote capitale, in scadenza nell'anno 2020, dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti agli enti locali, vengono trasferiti al Ministero dell'economia - si legge nella delibera - si utilizza il risparmio di spesa per il finanziamento di interventi utili a far fronte all'emergenza Covid-19". Tradotto, 367.039 euro che la Giunta ha deciso di destinare per "agevolazioni economico/finanziarie per famiglie e operatori economici e alla semplificazione del rapporto con i cittadini/utenti". In particolare, 300 mila andranno agli operatori economici in difficoltà (industrie, piccole e medie imprese e artigiani) e 67 mila alle famiglie. Sempre nella stessa delibera si legge che il Ministero dell'interno ha destinato al Comune 15.511 euro, 6.100 per l'acquisto di dispositivi medici, mascherine e dpi; 9.411 per l'acquisto di servizi di sanificazione; infine altri 3.619,09 verranno destinati al fondo per il lavoro straordinario della polizia locale. A queste spese si aggiungono quelle che interessano in modo diretto il Palazzo degli Scolopi. A partire dai 370, 68 euro per l'acquisito di una piattaforma per le videoconferenze; per arrivare ai 1.281 alla Faticoni spa di Cagliari per tre termocamere per rilevare la temperatura e affidate ai vigili urbani;ai 4.344,42 euro alla vetreria Murtas di Oristano per i pannelli parafiato in plexiglass da mettere nel front-office. Ancora, 4.000 euro a Simonetta Ortu per diffondere con il linguaggio dei segni i messaggi istituzionali; 6.087,70 alla Novaltec group di Gardigiano per due generatori di ozono e una cabina sanificatrice. Infine 1.173,15 alla ditta Alan di Draghoni e Puddu di Oristano per l'acquisto di dispender a muro e relativi flaconi lava mani. Non basta, dalla Protezione civile sono arrivati in Comune 172.500 euro destinati come voucher ai bisognosi per l'acquisto dei beni di prima necessità. Alle associazioni di volontariato cittadine l'amministrazione comunale ha dato 13 mila euro che sono serviti per aiutare le famiglie indigenti, sempre più numerose col passare dei giorni dell'emergenza sanitaria. Infine per la sanificazione delle strade e delle piazza cittadine, svolta nei giorni scorsi, il Comune ha speso 5.978 "girati" a chi l'ha eseguita, la Nuova Prisma. Infine capitolo mascherine. In ventidue giorni, a partire dal 7 aprile, il Comune ha acquistato 25 mila mascherine chirurgiche, in media una per abitante esclusi i neonati. Il 14 aprile vennero consegnate alla Polizia municipale 250 tipo FFP2 costate 1.372,50 euro, cioè 5,49 a pezzo.

Dopo quasi un mese lo scatenarsi del coronavirus il Settore programmazione e gestione delle risorse del palazzo degli Scolopi avvia l'approvvigionamento con l'acquisto di 5 mila mascherine chirurgiche da una società cagliaritana da destinare ai dipendenti e alle associazioni di volontariato per una spesa di 4.999 euro Iva esclusa. Con l'Iva la spesa sale a 6.098,70 euro, vale a dire 1,22 euro a mascherina. Poi altri tre ordini sempre di 5.000 mascherine chirurgiche monouso dalla stessa società che le aveva consegnate e tutte allo stesso prezzo: 6.098,70 euro Iva inclusa e quindi a 1,22 a pezzo.

Tre giorni fa l'ultimo acquisto questa volta da una società di Oristano di altre 5 mila mascherine ugualmente destinate alla popolazione per un prezzo leggermente inferiore alle altre quattro, 5.856 euro quindi 1,17 a mascherina. Complessivamente la spesa per le sei forniture, compresa quella speciale per la Polizia locale, è stata di 31.623,62.
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