I sardi spendono in media 389 euro al mese per l’acquisto di generi alimentari e bevande analcoliche. È il valore più basso tra le regioni italiane.

Il dato emerge da un’analisi Coldiretti che si basa sui dati Istat sui consumi delle famiglie nel 2022. Una fotografia delle abitudini alimentari regionali che vede al primo posto le famiglie campane, che con una spesa di 552 euro al mese fanno registrare un +42% rispetto a quelle dell’Isola.

«In Italia la tavola è una componente importante della spesa familiare della quale assorbe in media circa il 18% delle risorse con un valore medio mensile per famiglia di 482 euro al mese, in altre parole meno di un euro su cinque viene speso per mangiare con un deciso aumento dell'incidenza di altre voci di spesa come abitazione, abbigliamento, trasporti e comunicazioni», spiega Coldiretti.

Una voce di spesa in cui la Sardegna è ultima, con una grossa differenza anche rispetto alla penultima, il Trentino Alto Adige con 445 euro a famiglia. Le altre regioni: 454 in Puglia, 457 in Liguria, 466 in Emilia Romagna e Lazio, 468 in Lombardia, 469 in Veneto, 471 in Friuli Venezia Giulia, 473 nelle Marche, 481 in Piemonte, 484 in Abruzzo, 491 in Basilicata e Toscana, 492 in Calabria, 499 in Umbria e Molise, 511 in Valle d’Aosta, 546 in Sicilia e 552 in Campania.

Quanto alle singole voci nel carrello della spesa alimentare, si registra un aumento rispetto al 2021 per categorie come carne, olio d’oliva, zucchero e dolci, mentre cala la spesa per frutta e verdura, pane e pasta, pesce, latte e formaggi.

A livello nazionale la voce più pesante nel carrello delle famiglie resta quella della carne e salumi con 104 euro al mese, davanti a pasta, pizza, pane e cereali (76 euro), mentre al terzo posto si piazza la verdura con 61 euro. Seguono latte formaggi e uova, con 58 euro, e la frutta a 41 euro, poco davanti al pesce (38 euro). Ancora: cibi pronti 30 euro, zucchero e dolci 21, olio d’oliva con burro e altri condimenti 15.

(Unioneonline/L)

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