Lavoro, made in Italy e talento: si chiude il Sardinian Job Day
Tanti i temi sul tavolo della seconda e ultima giornata della rassegna dedicata all'occupazione nell'IsolaLe politiche per il lavoro e i servizi offerti per l'impresa, l'innovazione nel made in Italy e il programma regionale "Talent Up". Sono i temi di cui si è discusso nella giornata di chiusura del "Sardinian Job Day", rassegna dedicata al lavoro e sino a questa sera alla Fiera di Cagliari.
IL BILANCIO - Più che positivo e ben oltre le aspettative il bilancio finale dell'evento: 28.400 partecipanti, di cui circa 10.000 candidati che nell'arco delle due giornate hanno sostenuto i colloqui con le 300 aziende presenti.
Molti i visitatori attratti dagli incontri arricchiti dalla presenza di testimonial, dagli ospiti internazionali, e dagli oltre 100 seminari rivolti soprattutto ai giovani studenti ma non solo.
In mattinata, dopo un incontro sulle buone pratiche nei servizi all'impiego in Italia e all'Estero, l'attenzione si è concentrata sulla portata innovativa del Made in Italy.
"Ringrazio tutto il personale dell'Aspal per la grande qualità del suo lavoro, che consente oggi la realizzazione di un sogno – ha detto l’assessore regionale al lavoro, Virginia Mura -: un sistema di servizi per l'impiego che mette al centro la persona".
"Occorre includere tutti – ha quindi proseguito - soprattutto chi non è occupabile. Per questa ragione abbiamo aperto degli sportelli anche nelle carceri e nelle zone interne, abbiamo previsto la presenza capillare dei Centri per l'Impiego. Ancora oggi esiste nell'Isola una domanda di lavoro non soddisfatta. Ecco perché occorre migliorare l'occupabilità di tutti e attivare le persone: sia chi è alla ricerca di un lavoro dipendente, sia chi ha il coraggio di mettersi in gioco con una propria iniziativa imprenditoriale, col sostegno del Microcredito, su cui abbiamo investito molto".
Sono state migliaia le persone che, nella "due giorni" cagliaritana, si sono alternate nei padiglioni della Fiera con la speranza di trovare un lavoro.
Molti studenti, neolaureati, ma anche tantissimi disoccupati o ancora in cerca di un'occupazione, in Sardegna o al di fuori dell'Isola, maggiormente in linea con il proprio bagaglio di conoscenze e competenze professionali.
"Sono state due giornate bellissime - ha dichiarato il direttore generale dell'Aspal Massimo Temussi - Siamo molto soddisfatti della grande partecipazione di pubblico e delle migliaia di occasioni di incontro tra imprese e cittadini che siamo riusciti a creare. Abbiamo creato una grande mobilitazione di tutti gli attori economici e istituzionali, che ha permesso di dare un'occasione di lavoro e restituire la fiducia nel futuro a migliaia di persone. È questa la cosa che ci rende più felici e ci incoraggia a fare sempre di più, mettendoci tutto l'impegno e la forza di sempre, perché il job day sia tutti i giorni. Ci prepariamo adesso ad affrontare le prossime sfide, forti del lavoro di squadra che abbiamo realizzato. Ringrazio per questo tutta l'Aspal, una bella realtà che, nonostante sia abbastanza giovane, ha un team di persone valide e motivate. E ringrazio i tanti giovani, le aziende, i disoccupati e i visitatori di queste due giornate. Senza di loro il job day non sarebbe esistito. Ora l'appuntamento è per il 2020."
(Unioneonline/v.l.)
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