L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato, per un totale di 200 milioni di euro, Amazon e Apple al termine di un’istruttoria, durata 16 mesi, in cui ha accertato restrizioni all'accesso nel marketplace Amazon.it da parte di rivenditori legittimi di prodotti a marchio Apple e Beats.

La multa è di 68,7 milioni di euro per le società del colosso dell’e-commerce e di 134,5 milioni di euro per quelle del gruppo con sede a Cupertino.

Nel 2018 Apple e Amazon hanno infatti firmato un accordo commerciale che ha avuto l’effetto di escludere dal sito italiano di Amazon i rivenditori indipendenti che non erano affiliati alla “Mela”.

Tale condotta è contraria alle regole europee sulla concorrenza, danneggiando i consumatori e alcuni operatori del mercato.

Secondo le norme Ue, infatti, i sistemi di distribuzione devono basarsi "su criteri di natura solo qualitativa, non discriminatori e applicati indistintamente a tutti i potenziali rivenditori".

L’indagine dell’Antitrust è partita nel luglio del 2020, dopo che uno dei soggetti economici interessati aveva sporto denuncia.

L’autorità ha inoltre intimato alle due società di porre fine ai comportamenti discriminatori e di non ripetere l’intesa.

Anche le Authority tedesca e spagnola hanno avviato analoghi procedimenti.

"Siamo in profondo disaccordo con la decisione dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e intendiamo fare ricorso. La sanzione comminata è sproporzionata e ingiustificata", posizione di Amazon.

“Respingiamo le considerazioni dell'AGCM secondo cui Amazon tragga vantaggio dall'esclusione dei partner di vendita dallo store, poiché il nostro modello di business si basa sul loro successo. Grazie all'accordo con Apple, i clienti italiani possono trovare gli ultimi prodotti Apple e Beats sul nostro store, beneficiando di un catalogo più che raddoppiato, con offerte migliori e spedizioni più veloci".

(Unioneonline/F)

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