Crescita a doppia cifra per i porti sardi, dove il traffico passeggeri nel 2022 è aumentato del 21% rispetto all’anno precedente, con un volume di merci movimentate che resta sostanzialmente stabile.

Più passeggeri significa più soldi: le entrate correnti registrano un valore assoluto poco superiore ai 63 milioni e 619mila euro, oltre 13 milioni in più rispetto al 2021 (+26,5%). Stesso rapporto di crescita anche per le uscite, che salgono dell'8,9% rispetto al 2021, pari a poco più di 30 milioni e 400 mila euro.

«Dati che sono la rappresentazione economica e statistica di un Sistema portuale in forte crescita, capace di risalire la crisi e di superare i numeri record del 2019, sia dal punto di vista finanziario che dei traffici - spiega Massimo Deiana, presidente dell'AdSP del Mare di Sardegna -. Sono numerosi i risultati conseguiti nel 2022, a partire dall'accelerazione della spesa per l'infrastrutturazione degli scali, dall'avvio delle progettazioni per la spendita dei fondi Pnrr, fino al completamento di una larga parte del processo di digitalizzazione dei procedimenti che proseguirà anche nel corso del 2023».

I numeri emergono dall’approvazione della relazione annuale e del rendiconto generale dell’AdSP del Mare di Sardegna.

Sono i due punti più importanti dei dodici all'ordine del giorno nella seduta di questa mattina del Comitato di Gestione. Via libera anche all'ordinanza che introduce le disposizioni transitorie per il rilascio o il rinnovo delle concessioni demaniali marittime per il porto di Arbatax in attesa del documento di programmazione strategica di sistema e del conseguente Piano regolatore portuale. Sempre per lo scalo ogliastrino, ultimo inserito nella circoscrizione dell'AdSP, il Comitato di gestione ha approvato il regolamento che disciplina la movimentazione ed il deposito di merci convenzionali e alla rinfusa nelle aree portuali.

Ulteriore argomento, la modifica all'elenco dei procedimenti digitalizzati nello Sportello unico amministrativo. Col nuovo regolamento, infatti, alle pratiche demaniali e a quelle del lavoro portuale, si aggiungono le attività di background check, ossia il rilascio dei tesserini d'accesso e di riconoscimento per le aree portuali sottoposte alle disposizioni del Piano nazionale di sicurezza marittima.

(Unioneonline/L)

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