Non c'è pace per il personale delle pulizie dell'ospedale, degli ambulatori e del pronto soccorso di Oristano, attualmente alle dipendenze della società Pfe di Caltanisetta.

La società, che 13 anni fa si è aggiudicata l'appalto dall'Ats per decine di strutture ospedaliere e ambulatoriali della Sardegna, ha ora ridotto del 43% l'orario di lavoro del personale.

Nell'ultimo appalto sono stati tagliati gli stipendi ai 35 lavoratori, riducendo l'orario a 13,5 ore alla settimana. Uno stipendio da fame che non supera i 370 euro; poco più di 6 euro all'ora.

"La Pfe aveva già ridotto le ore di lavoro - ricorda Ninni Cirilli responsabile della Fisascat-Cisl di Oristano - e ora, nonostante l'aumento di lavoro, invece di reintegrare le ore al vecchio personale ha assunto nuovi addetti con un contratto migliorativo. Su questa vicenda ho informato l'assessore della Sanità Mario Nieddu, e cercato di coinvolgere l'ex direttore della Asl che non ci ha mai ricevuto. Tutto questo nonostante la buona volontà dei dipendenti di effettuare gli straordinari per venire incontro all'esigenze della Assl. Vogliamo che l'opinione pubblica venga a conoscenza di questa assurda situazione. Se da una parte abbiamo una società sorda, dall'altra ci sono lavatrici e lavoratori che hanno famiglia e che spesso arrivano dai paesi della Provincia per garantire il lavoro che non è stato mai interrotto".
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