La certificazione "Halal" come opportunità "per le imprese e per i lavoratori della Sardegna" di entrare nei mercati arabi. Lo ha ribadito l'assessore del Lavoro Virginia Mura, intervenendo questa mattina al Lazzaretto di Cagliari durante il convegno "Halal Economy. La certificazione Halal come opportunità di innovazione e internazionalizzazione di impresa", evento organizzato per presentare il corso di formazione "Commercio e Produzioni Halal in Sardegna", finanziato con fondi POR Sardegna FSE 2014/2020.

L'incontro, organizzato dalla Camera di Cooperazione Italo Araba e dall'Agenzia Formativa ARAFORM, ha affrontato i rischi, le opportunità e le prospettive di crescita del settore.

"Mi fa piacere partecipare a questa iniziativa, finanziata con risorse del Fondo Sociale Europeo all'interno del nostro programma 'Green & Blue Economy', rivolto alla formazione professionale di qualità. Questo - prosegue Mura - è un chiaro modello di innovazione nella formazione: disegna nuovi percorsi professionali tenendo conto degli spazi che si aprono nel mercato e converte, quella che viene raccontata solo come emergenza, i rapporti col mondo islamico, in opportunità per le nostre aziende".

Halal è una parola araba che significa "lecito", cioè tutto quanto permesso dalla religione musulmana.

Le certificazioni Halal sono quindi associate alle prescrizioni islamiche e attestano la conformità dei prodotti ai dettami religiosi. Queste, disciplinate dagli standard di qualità ISO, sono fondamentali per il commercio in tutti i paesi della cosiddetta Halal Economy e, in generale, per tutti i consumatori di fede musulmana.

Il progetto "Commercio e Produzioni Halal in Sardegna" svilupperà la formazione degli operatori orientata ai mercati della "Halal Economy" e alla creazione di imprese sarde specializzate nel settore nei comparti agroalimentare, cosmetico, farmaceutico e turistico, sviluppando processi di produzione e commercializzazione per un mercato locale e internazionale sempre più attento alle certificazioni Halal.

"Le imprese e i professionisti che conseguiranno la qualifica per realizzare e commercializzare prodotti con la certificazione 'Halal' - spiega Mura -, potranno accedere alle enormi opportunità legate al commercio estero verso i paesi del Nord Africa, un bacino di centinaia di milioni di abitanti, ma anche sviluppare il mercato interno, costituito in larga parte dagli immigrati di prima e seconda generazione che sono qui da anni, a cui si sono aggiunti coloro che si sono integrati, dopo essere giunti da noi con i flussi migratori di questi anni".

(Unioneonline/s.a.)
© Riproduzione riservata