Continuano a lavorare nonostante il ritardo nel pagamento degli stipendi e lo hanno fatto, responsabilmente, anche durante l'iniziativa "Monumenti Aperti" che ha registrato a Cagliari tanti visitatori e richiesto un impegno straordinario. Succede ai lavoratori del Consorzio Camù, che gestisce per il Comune di Cagliari i centri culturali Castello San Michele, Exma, Ghetto, servizi Infopoint e Archivio multimediale della Mem. La denuncia è delle sigle sindacali Fp Cgil e Uil Pa.

"Il Consorzio non ha pagato, oltre alla tredicesima del 2021, gli stipendi di gennaio, febbraio, marzo e aprile: un ritardo inaccettabile - attaccano i sindacati - e ormai insostenibile al punto che la Fp di Cagliari e la Uil Pa hanno deciso, insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori, di proclamare lo stato di agitazione e chiedere un incontro urgente all'Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari, che si terrà giovedì 26 ovviamente con la presenza dei responsabili del Consorzio Camù, come previsto dalle procedure di raffreddamento".

"L'obiettivo - continua la nota - è risolvere in tempi stretti questa grave situazione ed evitare che si ripetano simili ritardi".

Le organizzazioni sindacali ricordano che si tratta della gestione di un importante appalto pubblico e che sono già state attivate azioni utili a ottenere il pagamento da parte del Consorzio, anche attraverso il coinvolgimento diretto da parte del Comune di Cagliari in quanto stazione appaltante. 

(Unioneonline/v.l.)

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