La mobilitazione del Nord Ovest non si ferma e dopo la prima grande assemblea pubblica organizzata all’aeroporto di Alghero, dedicata ai problemi dei trasporti e della mobilità, il 17 aprile si torna a manifestare, questa volta a Porto Torres, sul tema dedicato all’industria e all’energia.

L'appuntamento è programmato per lunedì dalle 8 alle 10 presso la portineria centrale di Eni, mentre dalle 11 alle 13 l'assemblea si sposterà alla centrale termoelettrica di Fiume Santo. Tips, Tavolo istituzioni parti sociali, Provincia, sindaci del territorio, comuni della Rete Metropolitana, Unione dei Comuni e Comunità montane del nord Sardegna insieme ai sindacati Cigl, Cisl e Uil chiedono una svolta immediata nelle politiche per lo sviluppo e per il lavoro e nella capacità di agire e mettere in campo programmazione, progettualità, realizzazione a partire dagli investimenti su industria ed energia.

«Lo stallo sulla “dorsale del metano”, unito all’impasse derivante dal contenzioso presso il Consiglio di Stato promosso dalla Regione sul Dpcm energia, rende il quadro normativo e strategico d’insieme capace di rendere vane le opportunità e le iniziative industriali possibili nel nostro Territorio», sostengono Pier Luigi Ledda, coordinatore del tips, Pietro Fois, amministratore della Provincia di Sassari, e Mario Conoci, vice presidente Rete Metropolitana Nord Sardegna. Ci sono le potenzialità per costruire un robusto ecosistema industriale ed energetico orientato allo sviluppo di nuove tecnologie mirate a garantire l’autonomia energetica della Sardegna. Inoltre, le opportunità offerte dall’essere inseriti nell’area Zes (zona economica speciale) e nell’area industriale di crisi complessa sono un’occasione unica per la ripresa degli investimenti sul comparto industriale. «Ma in Sardegna regnano incertezza e confusione e il territorio rischia di impoverirsi ulteriormente con l’assalto di affaristi senza alcuna visione strategica e di investitori senza nessuna reale volontà di sviluppare concreti progetti industriali», aggiungono. «Tutto questo mentre in Sicilia, al Tyrrhenian Link e alla Hydrogen Valley, si affianca la 3sun Gigafactory, la più grande fabbrica per la produzione di Pannelli Fotovoltaici d’Europa voluta da Enel Greenpower».

Nella provincia di Sassari ci sono i presupposti, le potenzialità, la cultura industriale e le capacità, per affrontare la Transizione Ecologica con investimenti che realizzino e sviluppino intere filiere produttive per la realizzazione di impianti di produzione di pannelli fotovoltaici, carpenterie industriali, una “Hydrogen Valley” connessa alla dorsale e alle rete di distribuzione del metano e per il rilancio del progetto di Chimica Verde. «Per la chimica verde, tra l’altro, pretendiamo dal Governo nazionale, la convocazione della Cabina di Regia, e ribadiamo a Eni e Novamont, che si devono realizzare investimenti capaci di avviare una nuova fase, coerente con quanto previsto nel Protocollo del 2011». Le assemblee proseguiranno il 20 aprile a Ozieri, sul tema Socio-assistenziale-sanitario, e il 27 aprile a Pattada, sulle zone interne, le opere strategiche e sicurezza del territorio.

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