Credit Suisse assume un'azione «decisa per rafforzare preventivamente la sua liquidità con l'intenzione di esercitare la sua opzione di prendere in prestito fino a 50 miliardi di franchi svizzeri», circa 54 miliardi di dollari «dalla banca centrale svizzera».

Lo fa sapere con un comunicato lo stesso istituto di credito elvetico, il cui titolo nei giorni scorsi ha subito un crollo alla Borsa di Zurigo (-24%), trascinando in negativo i principali mercati del Vecchio Continente, già scossi dal crac della Silicon Valley Bank. Il tonfo era avvenuto dopo che il principale azionista, la Saudi National Bank (posseduta per il 37% dal fondo sovrano dell’Arabia Saudita), aveva escluso la possibilità di fornire nuovo supporto finanziario.

«Questa ulteriore liquidità sosterrà le attività core e i clienti di Credit Suisse, mentre Credit Suisse prenderà le misure necessarie per creare una banca più semplice e concentrata sulle necessità dei suoi clienti», si legge ancora nella nota della banca, che oltre al rafforzamento della liquidità si offre per riacquistare debito per circa 3 miliardi di franchi. «Queste misure mostrano un'azione decisa per rafforzare Credit Suisse, mentre continuiamo la nostra trasformazione strategica per offrire valore ai nostri clienti e agli stakeholder» ha affermato l'amministratore delegato, Ulrich Koerner, «io e la mia squadra siamo determinati ad andare avanti rapidamente per una banca più semplice, concentrata e costruita sulle necessità dei clienti».

(Unioneonline/F)

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