Grazie ad una sua intuizione tutte le Città della ceramica italiane hanno adottato il simbolo della scarpetta rossa oristanese per dire no alla violenza. Pupa Tarantini, ex assessora alle attività produttive della Città di Eleonora, diventa ora mentore dell'Aicc per un grosso progetto nazionale ancora una volta legato alle donne: donne con particolari attitudini artistiche, soprattutto in campo ceramico.

Il progetto europeo, portato avanti dal direttore dell'Associazione nazionale Città della Ceramica, Giuseppe Olmetti, mira a sostenere lo sviluppo di microimprese con particolare attenzione alle donne che si dedicano alla ceramica e alle attività artigianali.

Il primo passo del progetto sarà quello di fornire alle donne selezionate, specifiche opportunità di formazione professionale e imprenditoriale con il compito di responsabilizzarle, sostenendo le loro attività artistiche e artigianali a domicilio.

E Oristano entrerà presto a far parte di questa macchina formativa proprio grazie all'attività di Pupa Tarantini e alla sua intraprendenza organizzativa, molto apprezzata dall'Aicc.

"Pensando alla realtà oristanese e alle tante donne ancora relegate alle sole mansioni di cura domestica - spiega Pupa Tarantini - ritengo che un'evasione culturale attraverso la ceramica, che per Oristano è identitaria, significhi attivare un percorso storico e culturale per comprendere meglio l'artigianato e le tradizioni del nostro territorio".

E continua: "Oristano ha bisogno di capire e apprezzare a fondo il suo artigianato artistico, soprattutto in un momento di grave crisi del mercato. Comprendere il lavoro degli artigiani, attraverso l'esperienza ceramica, significa capire a fondo quanto amore e quanta perizia siano contenute negli oggetti realizzati dalla nostra tradizione per apprezzare a fondo il valore dei manufatti sul mercato".

Una sorta di alfabetizzazione della tradizione attraverso il coinvolgimento elle donne della nostra città.

Le parole chiave di questo progetto sono: donne, talento, artigianato, arti ceramiche, motivazione, reddito aggiuntivo e arte come pensiero positivo.

"Dobbiamo aprire le porte a chi possiede il talento per portare avanti la tradizione. Artisti, artieri, hobbisti, tutti ingranaggi di un motore che impedirà alla tradizione e all'artigianto artistico di estinguersi - sostiene Pupa Tarantini - la nostra città fonda le sue radici nell'argilla, nella sua lavorazione, ma anche nella formazione: Oristano ha avuto scuole di ceramiche molto importanti e un Istituto d'arte che ha vinto premi in tutta Italia. Siamo sempre stati all'avanguardia nella formazione e a questo dobbiamo mirare di nuovo".

Il progetto individua due categorie di donne: da una parte le cosiddette "Mentees" , ovvero "le donne in fase di ricerca, che potrebbero raggiungere grandi soddisfazioni personali e professionali attraverso l'arte ceramica; quelle che già si occupano di artigianato ceramico e aspirano a ad uno sviluppo professionale in quest'arte; coloro che vogliono migliorare la loro comunicazione familiare coinvolgendo anche i loro figli nell'esercizio della ceramica e quelle che già sono in grado di produrre e vogliono vendere i loro prodotti per ricevere un regolare reddito sotto forma di lavoro part time".

E poi ci sono le "Mentors": cioè i mentori "ovvero donne che già operano nel capo dell'artigianato ceramico come artiste artigiane o operatrici istituzionali o culturali, che dovranno fornire supporto alle Mentees e assicurare loro un ulteriore crescita e sviluppo professionale".

Il programma è ancora in fase di acquisizione dei mentori che si dovranno occupare poi di creare ambiti lavorativi da sviluppare e condividere tra tutte le città associate.

"Ha tutta l'aria di essere una bella scommessa - conclude Pupa Tarantini - e sono sicura che anche questa volta la potente energia femminile della città di Eleonora riuscirà a distinguersi".
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