La Cassa Depositi e Prestiti entra ufficialmente nella partita di Tim.

Il consiglio di amministrazione ha dato il via libera a salire fino a un massimo del 5% del capitale del gruppo delle telecomunicazioni "con una prospettiva di lungo periodo". Il piano della Cdp è quello di salire progressivamente, ma restando partner di minoranza.

Una mossa che qualcuno ha visto come un tentativo di sostenere la battaglia del fondo statunitense Elliott, al 5,7%, contro il socio di controllo Vivendi, al 23,9% circa.

Il gruppo guidato dall'ad Fabio Gallia, intanto, fa sapere che la scelta di investire nel gruppo "rientra nella missione istituzionale" della Cassa perché Tim fa parte delle "infrastrutture strategiche nazionali".

"Sono benvenuti tutti gli azionisti che portano un contributo positivo alla società", lascia trapelare il gruppo Vivendi presieduto da Vincent Bollorè, che intanto presenta la propria lista di candidati in consiglio per il 4 maggio.

IL RINNOVO DEL CDA - La rosa è composta di dieci candidati, con l'attuale capo azienda Amos Genish riproposto come ceo. Genish, spiega il comunicato dei soci di controllo francesi di Tim, ha il "pieno supporto" di Vivendi sull'implementazione del piano industriale 2018-2020 presentato e votato all'unanimità dal cda.

Il ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine sarà proposto per il ruolo di presidente non esecutivo. Franco Bernabè sarà indicato per il ruolo di vice presidente con delega sulla sicurezza. Gli altri nomi saranno quelli di Marella Moretti, Frédéric Crépin, Michele Valensise, Giuseppina Capaldo, Anna Jones, Camilla Antonini e Stéphane Roussel.

(Unioneonline/D)

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