Banda ultra larga in Sardegna ancora da "accendere".

I lavori di posa della fibra sono stati ultimati in 223 comuni su 296, con 140 collaudi già effettuati. In nessuno di questi centri, però, la fibra è stata "illuminata", cioè messa in funzione.

La denuncia arriva dai Riformatori sardi, ed è diventata mozione in consiglio regionale. L'obiettivo è il superamento della condizione di insularità digitale e in particolare per le zone dell'Isola che, mal collegate da ferrovie e strade, nemmeno riescono a collegarsi a internet con la velocità e la qualità del resto della Sardegna.

"Non è solo una questione tecnica - ha spiegato il consigliere regionale Michele Cossa - perché la infrastrutturazione digitale riguarda lo sviluppo economico e la coesione sociale. Ma è anche un problema di democrazia: non si possono avere in Sardegna comunità con meno possibilità di altre".

Gli investimenti - secondo le informazioni fornite dai Riformatori - ammontano a circa 140 milioni. E molti di questi fondi sono destinati alle cosiddette "aree bianche", le zone in cui l'installazione della fibra non produce gli utili normalmente ottenuti dai privati.

(Unioneonline/v.l.)
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