La popolazione diminuisce (meno 12 per cento rispetto al 1981), l'età media si innalza, i giovani migrano, i piccoli comuni dell'interno rischiano di sparire.

Le imprese attive sono in calo e le infrastrutture carenti ma segnali positivi arrivano dalla crescita dell'export per l'agroalimentare.

L'analisi per l'elaborazione del piano strategico ha individuato debolezze e opportunità per l'Unione dei Comuni d'Ogliastra di cui fanno parte Lanusei, Arzana, Ilbono, Loceri, Elini e Bari Sardo.

L'Unione del futuro è destinata a rafforzarsi per contare di più.

Le dinamiche demografiche non rivelano solo criticità.

La qualità della vita è buona, la pressione antropica ridotta, il tasso di longevità tra i più alti del mondo.

Anche il numero dei laureati è elevato.

Lo studio mette a nudo anche i fenomeni di degrado dei centri storici e l'elevato rischio idrogeologico e sul fronte turistico, principale veicolo di sviluppo la stagionalità, la mancanza di integrazione tra costa e entroterra e l'offerta ricettiva collocata sulla costa.

Altri punti di forza sono le tipicità agroalimentari, l'identità culturale, la straordinaria bellezza del territorio.

E poi ci sono le minacce: il rischio di perdere servizi essenziali, il limitato coordinamento della programmazione territoriale, la crescente concorrenza sul mercato dei prodotti agricoli, la debolezza dei prodotti di nicchia rispetto alla grande distribuzione.

IL FUTURO - In questo quadro l'Unione guarda al futuro.

Funziona molto bene la gestione associata dei servizi.

Si parte da qui per fare dell'Unione un un soggetto politico istituzionale, attore di sviluppo locale e promotore di integrazione tra settori produttivi.

Già nel primo anno una cabina di regia lavorerà alla pianificazione.

Tra gli obbiettivi la logistica integrata, il marchio d'area, la realizzazione di nuovi attrattori per le zone interne, la qualificazione dell'offerta turistica con integrazione pubblico-privato.

Davide Burchi, sindaco di Lanusei, guarda lontano: "C'è la possibilità di aumentare i servizi offerti con una diminuzione dei costi. C'è uno scenario ogliastrino su cui ragionare, un'unica unione con tre ambiti per aver un soggetto che faccia massa critica nei rapporti con la Regione. Portiamo avanti il marchio Ogliastra, ragionando in un'ottica territoriale".
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