Le agenzie di viaggio in Sardegna scelgono di non riaprire.

"Non ci sono i presupposti per fornire informazioni reali e chiare ai nostri clienti - spiega Mauro Sannia, presidente regionale del Cisav, il comitato indipendente sardo agenzie di viaggio e turismo -. Così, assieme a tanti colleghi di tutta Italia ci siamo assunti la responsabilità di protrarre la chiusura". Il Cisaf non nasconde l'insoddisfazione per il decreto Rilancio dove, denuncia, "manca una reale equità sociale nei confronti del comparto turistico, nella totalità della sua filiera, agenzie comprese, che produce per l'economia del nostro Paese il 13% del Pil".

Sannia punta il dito contro "la scarsa considerazione da parte delle istituzioni a fronte di operazioni di salvataggio nei confronti di imprese che già a suo tempo scelsero di lasciare il nostro paese per andare a produrre altrove, perseguendo la logica di mercato del maggior profitto (vedi Fiat Chrysler) e dell'ulteriore prestito ad Alitalia, come se quello versato a gennaio non fosse bastato". Nonostante le incertezze, Cisaf non ha smesso di fare proposte. "Il progetto che abbiamo presentato in audizione nella commissione quinta del Consiglio regionale è stato accolto con entusiasmo e siamo stati convocati per la prossima settimana per esporlo", annuncia il presidente del Comitato. Un progetto, spiega, che "mette il nostro lavoro al centro di uno sviluppo economico più importante di quello fino ad oggi raggiunto, anche per le micro imprese di tutta l'Isola, che mai come oggi hanno bisogno di sostegno". (Unioneonline/F)
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