"Soddisfazione del governo per la crescita tendenziale del nostro Paese dell'1,8 per cento. L'economia accelera e accelera per merito delle famiglie, delle imprese e dei lavoratori".

Queste le parole del premier Paolo Gentiloni intervenuto questa mattina all'inaugurazione dei cantieri Open Fibra a Campli (Teramo), a commento dei nuovi dati diffusi dall'Istat.

"Dobbiamo essere tutti orgogliosi e non dobbiamo disperdere e dilapidare questi risultati, anzi dobbiamo continuare ad accelerare", ha continuato.

"Solo 5 mesi fa le previsioni ci davano allo 0,8%, da questo punto di vista siamo campioni mondiali di salto in alto. Il sistema italiano si è messo in moto", ha concluso.

IL PIL - I dati: nel terzo trimestre il prodotto interno lordo, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010 e corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e dell'1,8% nei confronti del terzo trimestre del 2016.

Il terzo trimestre del 2017, ricorda l'istituto di statistica, ha avuto tre giornate lavorative in più del trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al terzo trimestre del 2016.

La variazione congiunturale, si legge nella nota, è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell'agricoltura e di un aumento nei settori dell'industria e dei servizi. E dal lato della domanda, c'è un contributo positivo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte) sia di quella estera (esportazioni al netto delle importazioni).

Nello stesso periodo il Pil, precisa infine l'Istat, è aumentato in termini congiunturali dello 0,7% negli Stati Uniti, dello 0,5% in Francia e dello 0,4% nel Regno Unito.

L'INFLAZIONE - Si registra inoltre un lieve rallentamento dell'inflazione a ottobre. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dell'1% rispetto ad ottobre 2016 (era +1,1% a settembre), confermando la stima preliminare.

Questo è in parte attenuato dall'accelerazione della crescita dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+3,8% da +2,1%) e degli Energetici regolamentati (+3,9% da +2,9%). Pertanto, l'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rallenta (+0,5% da +0,7% di settembre) così come quella al netto dei soli Beni energetici che si attesta a +0,7% (da +0,8%).

(Redazione Online/m.c.)
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