Dopo tre mesi consecutivi di crescita congiunturale, l'industria italiana rallenta: a gennaio sono infatti calati sia gli ordinativi (-2,9%) sia il fatturato (-3,5%), rispetto a dicembre 2016.

La flessione dei ricavi - osserva l'Istat - è più evidente sul mercato estero (-5,4%) che su quello interno (-2,3%). Mentre gli ordinativi vedono un incremento sul mercato estero (+2,6%) e una contrazione su quello interno (-6,6%).

Lo stop di gennaio non modifica comunque il trend di crescita su base trimestrale: nella media degli ultimi tre mesi disponibili, l'indice complessivo del fatturato risulta infatti in progresso dell'1,7% sul periodo precedente (con andamenti simili per i mercati interno ed estero).

Prendendo poi la variazione corretta per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 19 di gennaio 2016), il fatturato totale cresce in termini tendenziali dell'1,5% (+1,5% sul mercato interno e +1,3% su quello estero).

L'Istituto di statistica spiega quindi che – nel confronto con il mese di gennaio 2016 - l'indice grezzo del fatturato aumenta dell'8,2%: con il maggior incremento tendenziale che si registra nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+18,9%).

L'indice grezzo degli ordinativi sale invece dell'8,6%: e qui il progresso più rilevante è nella produzione di mezzi di trasporto (+21,6%); mentre la principale flessione si osserva nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (-15,8%).
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