Sono più di 1.300 le aziende – di cui 253 artigiane – e quasi 1.800 gli addetti che hanno subito le conseguenze degli incendi che si sono registrati in Sardegna nei giorni scorsi. Una situazione fotografata da Confartigianato Sardegna che è stata inserita in una mappatura che verrà consegnata alla Regione per contribuire alla ricostruzione.

“Spingere la ripresa e accompagnare le imprese evitando la burocrazia – è l’obiettivo sottolineato dalla presidente Maria Amelia Lai e da Sandro Paderi, presidente Confartigianato Oristano - Siamo a disposizione per la pianificazione”.

Le aziende interessate dai roghi sono precisamente 1.315 in vari settori produttivi, gli addetti 1.173, che operano in 12 Comuni dell’Oristanese tra i più colpiti non solo dalle fiamme ma anche dalle interruzioni di viabilità e servizi pubblici.

“Sulla totalità delle attività produttive – sottolinea l’associazione -, ben 253 realtà, una su cinque (19,2%), è artigiana. In questa area si contano complessivamente 11.658 abitanti, l'8% della popolazione dell'intera provincia di Oristano”.

Lo studio è stato effettuato sui dati di Unioncamere-Infocamere nel primo trimestre 2021.

“Abbiamo voluto realizzare questo dossier, che consegneremo al presidente Solinas e a tutti gli assessori interessati, affinché abbiano una mappatura completa di tutte le attività produttive che operavano, e operano ancora, in quell’area devastata dai roghi – commenta Maria Amelia Lai - ci sono tante imprese che sono state cancellate dalla furia delle fiamme, senza più nulla e senza, in questo momento, la possibilità di ripartire. Con la nostra analisi desideriamo dare un contributo per accelerare le procedure di rilevazione e tagliare la burocrazia”.
“Bisogna, a tutti i costi, far ripartire il territorio oristanese e ricostruire il tessuto imprenditoriale in tutti quei Comuni che, di colpo, hanno visto cancellate, o seriamente danneggiate, il proprio tessuto produttivo – dice la presidente – in ogni caso, la nostra Associazione si mette a disposizione per, nel più breve tempo possibile, pianificare la ricostruzione per consentire la ripresa della vita delle popolazioni e delle attività produttive. È fondamentale spingere la ripresa e accompagnare le imprese nella fase di ricostruzione evitando ogni inutile burocrazia”.

I settori in cui operano maggiormente le imprese sono agricoltura, silvicoltura e pesca (578), commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli (161), costruzioni (137), attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (92), attività manifatturiere (79), altre attività di servizi (30), noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (25) e trasporto e magazzinaggio (23).

Per salvaguardare le attività produttive, i loro dipendenti e le loro famiglie, inoltre, Confartigianato Imprese Oristano ha iniziato una mappatura “azienda per azienda” degli eventuali danni e dei disagi che le imprese dei Comuni di Villa Verde, Usellus, Mogorella, Villaurbana, Santu Lussurgiu, Cuglieri, Scano di Montiferro, Tresnuraghes, Magomadas, Sennariolo, Tinnura e Sagama potrebbero aver subìto direttamente o indirettamente a causa delle fiamme.

(Unioneonline/s.s.)

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