Valgono esattamente 140 milioni i beni che l'Italia sta sequestrando agli oligarchi russi per dar seguito alle ritorsioni internazionali contro la guerra in Ucraina seguendo così i passi di altri paesi europei.

"Sono in corso di adozione provvedimenti di congelamento sul territorio italiano di beni mobili e immobili appartenenti a soggetti russi presenti nelle liste dei regolamenti europei - spiega il Ministero dell'Economia - per circa 140 milioni di euro. Una prima operazione è stata già perfezionata e riguarda un'imbarcazione del valore di 65 milioni di euro. Altri provvedimenti sono in corso di adozione". Inevitabilmente il pensiero va a Igor Sechin, alla guida del colosso statale del petrolio Rosneft che è stato avvistato più volte nel nostro Paese con uno yacht di 88 metri del valore, più o meno stimato, di 66 milioni. Ma il dettaglio non è ancora ufficialmente noto. Stanno quindi partendo anche in Italia i primi sequestri agli oligarchi russi che, notoriamente, hanno nel nostro paese moltissimi interessi 'mobili ed immobili'. In tutto le persone colpite dalle sanzioni europee sono 680 e 26 sono i 'super ricchi' russi. 

Intanto, si è aperto oggi ad Arzachena un tavolo di crisi per affrontare l'emergenza lavoro che rischia di travolgere decine di imprese locali che continuano a ricevere disdette e sospensioni dei contratti da parte dei milionari russi che hanno proprietà in Costa Smeralda e che sono stati messi al bando dalle sanzioni adottate dall'Ue contro gli oligarchi che sostengono Putin.

Il vertice, dopo un primo allarme lanciato dalla Cisl Gallura, è stato convocato dal sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda, che ha coinvolto tutte le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria.

(Unioneonline/l.f.)

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