4 milioni di euro è l’importo che la Regione, attraverso i voucher di conciliazione a favore di donne imprenditrici, lavoratrici autonome e libere professioniste, mette in campo per sostenere, rafforzare e valorizzare la presenza femminile nel mondo del lavoro.

L’intervento, presentato nel dettaglio in occasione del confronto con il Partenariato Istituzionale Economico e Sociale sui fondi POR FSE Sardegna, punta a sostenere l'occupazione femminile nell'ambito delle politiche di conciliazione per favorire e valorizzare il ruolo delle donne sotto il profilo occupazionale.

"La formazione e il lavoro – commenta il presidente della Regione, Christian Solinas - sono il primo e più importante strumento di inclusione sociale e di crescita personale. Le donne rappresentano per la nostra società una risorsa di inestimabile valore, elemento di forza e straordinario collante anche in ambito lavorativo". "La presenza femminile nel mondo del lavoro, a ogni livello – prosegue -, ha un impatto significativo sullo sviluppo e sulla crescita di una regione, eppure il mondo femminile continua a incontrare enormi difficoltà nella ricerca di un lavoro, elemento reso evidente dal divario occupazionale di genere, aggravato dalla pandemia. Oggi, grazie alle misure messe in campo per favorire l'inclusione e la permanenza delle donne sarde nel mercato del lavoro, offriamo un aiuto concreto alle donne lavoratrici per aiutarle a coniugare gli impegni familiari con quelli di carattere lavorativo".

La misura infatti consente alle lavoratrici che possiedono i requisiti previsti di prenotare un budget da destinare all'acquisto di diverse tipologie di servizi a supporto della vita familiare, da utilizzare entro dicembre 2022.

"Si tratta di un sostegno concreto al mondo del lavoro femminile, alle famiglie e alle mamme lavoratrici fortemente colpite dalla pandemia e per supportare il difficile equilibrio tra vita professionale e familiare", aggiunge Alessandra Zedda, assessore del Lavoro, sottolineando gli elementi sostanziali dell'iniziativa finalizzata a offrire un contributo alle libere professioniste, alle imprenditrici e alle lavoratrici autonome per supportarle nella ricerca di un equilibrio tra impegno lavorativo e vita familiare. "Equilibrio già di per sé precario e che le conseguenze della pandemia hanno reso ancora più difficile complicando l'accesso, la permanenza e la crescita professionale delle donne nel mondo del lavoro". L'avviso prevede la formula "a sportello" e un contributo fino a tremila euro per figlio.

(Unioneonline/s.s.)

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