Confermata in Sardegna la serrata dei distributori di carburante il 20, 21 e 22 maggio.

Lo sciopero è stato ufficializzato ad Abbasanta nel corso dell'incontro dei gestori delle stazioni di servizio che in Sardegna vantano oltre il 60 per cento degli impianti con i marchi delle compagnie petrolifere.

Sono 300 i gestori che hanno abbandonato i sindacati e promosso un gruppo autonomo. Lo sciopero sarà completo e rimarranno aperti solo gli impianti senza marca.

La Sardegna è la prima Regione a lanciare il guanto di sfida alle potenti compagnie petrolifere che da anni "mobbizzano" con una sorta di caporalato i gestori degli impianti, imponendo loro anche il margine di guadagno: 2, 3 centesimi a litro.

La politica ha già risposto annunciando un vertice a Roma per il 28 di maggio. Ma al tavolo del ministero dell'Economia, insieme al sottosegretario Davide Crippa, ci saranno solo i gestori delle stazioni di carburante. I petrolieri diserteranno l'incontro.

La proposta dei gestori è quella di arrivare ad un guadagno di 10 centesimi al litro.
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