Il ministero del Lavoro guidato dalla sarda Elvira Calderone sta ultimando la riforma del Reddito di cittadinanza promessa in campagna elettorale che dovrebbe portare a un risparmio complessivo di almeno 2-3 miliardi l’anno rispetto agli attuali 7-8 spesi annualmente per il Reddito.
Il sussidio che ha aiutato migliaia di persone a sopravvivere non scomparirà del tutto, ha garantito la ministra, ma cambierà forma. E anche nome: diventerà “Mia”, Misura di inclusione attiva.
I REQUISITI – Secondo il Corriere della Sera, la misura scatterà al termine dei sette mesi di proroga del Reddito di cittadinanza previsti nell’ultima Legge di bilancio. Quindi ad agosto o al più tardi il primo settembre. Potranno richiederla famiglie povere senza persone occupabili (dove c’è almeno un minorenne o un anziano over 60 o un disabile) e famiglie con occupabili con almeno un soggetto tra 18 e 60 anni d’età. Per questa seconda categoria ci sono più restrizioni (minore durata e minore importo) ma la stretta vale anche per la prima categoria. L’importo dovrebbe aggirarsi tra i 375 e i 500 euro al mese, da chiarire a quanto ammonterà l’eventuale aggiunta per l’affitto. 

LA DURATA – Per i poveri la misura sarà valida fino a 18 mesi, dalla seconda domanda in poi 12 mesi. Per gli occupabili non più di 12 mesi la prima volta, sei mesi per la seconda. Una eventuale terza domanda si potrà presentare solo dopo una pausa di un anno e mezzo.
SCENDE IL TETTO – La soglia Isee per aver diritto alla nuova Misura di inclusione attiva dovrebbe scendere dagli attuali 9.360 euro a 7.200 euro.  Il requisito della residenza in Italia cala da 10 a 5 anni, un limite più in linea con i criteri costituzionali ed europei. 

IL LAVORO – Gli occupabili sono obbligati a iscriversi a una piattaforma nazionale del ministero del Lavoro, dove riceveranno le offerte. Al primo rifiuto, decade la prestazione. La norma che già consente ai titolari del Reddito di cumulare l’assegno con redditi da lavoro stagionale o intermittente fino a 3 mila euro l’anno, verrà estesa a tutti i tipi di lavoro dipendente. Per evitare irregolarità e abusi saranno rafforzati i controlli.

(Unioneonline/D)

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