Oltre 7000 visitatori in un mese e un volume d’affari di 170mila euro registrato con le vendite dei prodotti esposti: sono i numeri, ancora parziali, della Fiera dell'Artigianato Artistico della Sardegna inaugurata lo scorso 30 luglio a Mogoro.

A poco più di trenta giorni dal taglio del nastro, per la manifestazione più importante dell'artigianato artistico dell'Isola è già tempo per tracciare un primo, positivo bilancio.

Ora gli occhi sono puntati sulle prossime settimane: la Fiera, infatti, resterà aperta fino al 19 settembre e l'obiettivo è intercettare nuovi flussi di visitatori e vacanzieri.

"È un anno difficile e lo sapevamo, ma siamo riusciti a ottenere, almeno finora, risultati più che soddisfacenti, sia dal punto di vista economico che delle presenze in Fiera", il commento dell'assessore comunale all'Artigianato e alle Attivita' produttive, Francesco Serrenti. "Quest'anno, per la prima volta, abbiamo deciso di puntare sul turismo settembrino prolungando di due settimane l'apertura della Fiera. Siamo ottimisti, confidiamo che sia stata una scelta giusta”.

"Il volume d'affari parziale, pari a 170mila euro in un mese, è un risultato ottimo", conferma il direttore artistico della rassegna Marcello Muru. "Il tasso di conversione, che misura il numero delle persone entrate correlato agli acquisti, è del 30%. Vale a dire che, su cento persone che hanno varcato l'ingresso della Fiera, trenta hanno acquistato spendendo in media 52 euro. Il merito sta nella bontà dei prodotti e nel lavoro degli artigiani”. “Stiamo valorizzando l'artigianato artistico attraverso precise regole espositive - precisa ancora Muru - perché nell'allestimento c'è una correlazione tra valore percepito del prodotto e posizionamento visivo dello stesso. Con l'edizione numero 60, la Fiera ha fatto un balzo enorme verso il futuro".

(Unioneonline/v.l.)

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