Il Piano di ripresa e resilienza arriva in Parlamento: “Intervento epocale da 191 miliardi”
Il governo Draghi completa il documento con gli interventi per impiegare i fondi europei. Obiettivo: far crescere il Pil di 16 punti da qui al 2026
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“Un intervento epocale, che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica”. E’ quello che sarà – nelle parole di Palazzo Chigi - il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che il governo Draghi ha trasmesso al Parlamento, in vista dell’approvazione.
L'impatto sul Prodotto interno lordo nazionale da qui al 2026 è stimato in 16 punti, che potrebbero salire a 24 per quanto riguarda il Mezzogiorno.
L’esecutivo sottolinea anche che il Pnrr porterà una “forte accelerazione” delle riforme, soprattutto per quanto riguarda il fisco (“certo ed equo”) e anche i provvedimenti in materia di giustizia, con l’obiettivo, come del resto richiesto dall’Unione Europea, di mettere uno stop '”all'eccessiva durata dei processi”.
In totale si parla di oltre 191 miliardi di fondi europei, che il governo ha deciso di vincolare a precise norme che ne garantiscano il pieno sfruttamento.
Una delle principali preoccupazioni di Bruxelles, infatti, è legata alla cronica “difficoltà” italiana a impiegare al meglio tutti soldi stanziati dall’Ue. I paletti imposti dal Recovery, però, sono chiari e legano all'effettivo raggiungimento degli obiettivi lo stanziamento delle risorse, con un check fissato ogni sei mesi.
Un’altra sfida per l’Italia che grazie ai miliardi dell’Europa spera di poter conseguire una crescita almeno del 3,6%.
(Unioneonline/l.f.)