Siddùra convince sempre più anche con i rosè.

Il suo Nudo, nato da uve cannonau, ha conquistato la medaglia di diamante al concorso "International Wines Guide Competition" di Monaco, la più importante platea specializzata che seleziona e premia i migliori rosati sul mercato.

Lo scorso anno, sempre nel Principato di Monaco, Nudo aveva ottenuto la medaglia di platino. Quella di diamante è stata attribuita solo a due tra i vini italiani in concorso, che in questo modo hanno sfidato la grande tradizione del rosé francese.

"È la prima volta che un vino sardo taglia questo traguardo insieme ai vini dell'Olimpo provenzale - commenta l'amministratore delegato di Siddùra Massimo Ruggero - questo premio regala a Nudo e a tutta la Sardegna la definitiva consacrazione del modello che è stato definito 'sardo-provenzale'. La qualità di Nudo si coglie da una diversa espressione della vinificazione, diamante grezzo che nasce da uve cannonau.

"Siddùra - spiega Ruggero - dimostra che si possono ottenere grandi vini da un grande vitigno autoctono come il Cannonau e in una grande terra come la Gallura". Ultima gemma dell'azienda agricola di Luogosanto, Nudo ha fatto il suo esordio due anni fa al Vinitaly.

Con i suoi due anni di vita vanta già un ricco palmares: l'oro al mondiale del Rosato nel 2018, l'oro al Grenache du Monde nello stesso anno, e nel 2020 la recenzione di Luca Maroni che ha assegnato al rosè di Siddùra 93 punti.

(Unioneonline/F)
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