Il business del lentischio: la storia di Cristiano Floris che da s'ollu 'e stincu ha creato una linea di oli cosmetici
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In un elegante flacone ha condensato due filosofia di vita. Una, millenaria, che affonda le radici nell'uso tradizionale de "s'ollu 'e stincu" anche per donare nutrimento alla pelle contro i guasti dell'età. L'altra, la sua, che dagli usi degli antichi trae origine per innovare e dare sfogo a una passione e a un sogno imprenditoriale: il "Centenarians' Secrets", prodotto per la cura del corpo a base di olio di lentischio rigorosamente "made in Sulcis".
E che, tra una spruzzata e l'altra, sta offrendo a Cristiano Floris, 44 anni, imprenditore agricolo di Carbonia, la possibilità di trasmettere i semi di un'agricoltura "solidale" e diffondere un po' di quelle essenze selvatiche che raccontano di un'isola, la Sardegna, terra di centenari. Utilizzato sin dall'antichità, l'olio di lentischio è ora per il titolare dell'azienda agricola con sede nella città mineraria l'ingrediente base per una linea di prodotti di cosmesi dove il "Secret 1 Lentisk Oil", con i suoi 100 millilitri, è il top di una gamma di tre distinti flaconi in vendita online già da qualche settimana. "Abbiamo avviato la commercializzazione e l'inaugurazione del sito (www.centenariansecrets.it) solo da qualche settimana e - racconta Cristiano Floris - stiamo già ricevendo diverse ordinazioni". Ma la strada per arrivarci non è stata semplice. "L'idea nasce tre anni fa e, dopo esperienze nel campo dell'agricoltura bio, - sottolinea - rappresenta un ritorno al mio primo e folgorante amore: le terapie non convenzionali".
Trattamenti che nella medicina tradizionale sarda non posso prescindere da s'ollu 'e stincu, "principio attivo" per eccellenza. Da lì poi, studi, approfondimenti e l'essersi affidato ad esperti del settore, l'hanno portato alla creazione de "l'unico olio di lentischio certificato e - assicura - dermatologicamente testato sulle persone".
Dopo è partito anche il lavoro di "packaging", con flaconi e scatole contrassegnate da ramoscelli e bacche rosse di lentischio, e di marketing. E, al contempo, anche quello della raccolta in scala più ampia. Una fase che mette in atto tra febbraio e marzo (o dicembre e gennaio, a seconda delle stagioni) tra i sei ettari con vista sulla necropoli prenuragica di Montessu, a Villaperuccio, e i sette affittati tra le colline di Nuxis. Terreni da cui, in una giornata di lavoro, raccoglie dagli 8 ai 12 chili di bacche, quantità utile per un litro d'olio. "La spremitura - spiega - avviene a freddo così da mantenerne inalterati tutti i principi attivi, come la vitamina E, e la facilità della pelle di assorbirne tutte le sue proprietà antiossidanti".
Ma di diventare il "re del lentischio", anche se le possibilità di crescita non mancano, a Cristiano Floris non interessa più di tanto. "Il mio sogno è un altro: creare ispirandomi al valore della collettività. Perché non c'è niente di più bello - conclude - che innovare per tramandare la ricchezza ricevuta dal passato".