I tartufai sardi ad Albagiara: "Serve una legge regionale che regolamenti la raccolta"
L'associazione regionale: "Senza regole il nostro settore viene danneggiato"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"In Sardegna non c'è ancora una legge, che regolamenti la raccolta dei tartufi".
Il nuovo appello per Giunta e Consiglio regionale è partito dal piccolo paese di Albagiara, che ha ospitato l'assemblea dell'Associazione Tartufai della Sardegna.
"Purtroppo non esistono ancora regole, che disciplinino la raccolta nell'isola - ha ricordato a malincuore Paolo Fantini, presidente dell'associazione - "un'assenza, che sta danneggiando l'immagine del tartufo sardo, il migliore in Europa, come l'immissione nel mercato di un prodotto non maturo, oltretutto spesso raccolto con zappe, danneggiando così le radici".
I sindaci stanno dalla parte dei tartufai sardi nel rivendicare la legge regionale, "necessaria per regolamentare il settore e creare maggiore economia", hanno concordato il sindaco di Albagiara Marco Marrocu, presente alla riunione, e Paola Zaccheddu, prima cittadina di Laconi, fra i territori sardi con la maggiore presenza del fungo.
Ad Albagiara è stata anche illustrata la proposta di legge, già pronta, così come le regole. Una per tutte: non possono essere raccolti più di tre chili di tartufi al giorno nelle tartufaie naturali da chi possiede un tesserino. Norme che i raccoglitori del prezioso fungo della Sardegna, ma anche le aziende che lo trasformano, sperano che siano contenute presto in una legge approvata dal Consiglio regionale.