Nuovi scioperi dei gestori di carburanti nell'isola. I titolari delle stazioni di servizio chiuderanno le pompe degli impianti, garantendo solo i self service, nei giorni dell'8, 9 e 10 luglio prossimi.

Lo ha deciso l'associazione regionale Angac, che raggruppa in Sardegna il 90% degli impianti. In una nota annunciano lo sciopero e denunciano nuovamente i problemi della gestione dei distributori di carburante, dopo la richiesta, ancora non stabilita, dell'apertura immediata di singoli tavoli di trattativa con ogni compagnia per permettere di raggiungere condizioni di lavoro accettabili.

"Il risicato margine riconosciuto al gestore nella vendita dei carburanti non permette di adempiere alle molteplici mansioni e che l'attività richiede e non permette di assumere dipendenti - spiega nella nota il presidente dell'Associazione Giovanni Zidda - la mole di lavoro e degli adempimenti risulta essere impossibile da sostenere dal gestore singolo. Ancora, le compagnie determinano il prezzo di acquisto e di vendita dei prodotti da parte del gestore, eliminando qualsiasi decisione, incompatibilmente con un'attività libero-imprenditoriale. Anche per le motivazioni economiche appena descritte - conclude il presidente di Angac - non è possibile svolgere tale attività lavorativa nel rispetto di tutte le normative sulla sicurezza sul lavoro e nel rispetto del principio costituzionale di cui all'art. 36 della Costituzione. Visto che anche la precedente richiesta di apertura di un tavolo di trattative non è stata accolta da nessuna delle compagnie petrolifere proclamiamo lo sciopero nell'ambito della regione Sardegna che prevede la vendita di carburanti, nei distributori aderenti, con la sola modalità self-service per i giorni 8, 9 e 10 luglio 2019".

L'Associazione ha annunciato una manifestazione davanti al Consiglio regionale alla quale prenderanno parte i gestori, i dipendenti e le loro famiglie.
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