Quanto vale l’aeroporto di Cagliari? E che peso potranno avere le sue azioni nel progetto di fusione con gli altri due scali della Sardegna – Olbia e Alghero – voluto dalla Camera di commercio del capoluogo e già concordato, in “buona fede” attraverso un patto non vincolante, con il fondo F2i, diretta emanazione della Cassa depositi e prestiti?

La risposta alla domanda dovrà arrivare da un professionista o da una società “terzo valutatore” a cui l’ente camerale cagliaritano dovrà affidare l’incarico. La gara è stata indetta, vincerà l’offerta migliore. L’operazione costerà poco meno di 100mila euro (97.600).

Il piano finalizzato alla creazione di un’unica società di gestione per Mario Mameli, Costa Smeralda e Fertilia quindi va avanti. L’Enac, che deve sovrintendere e eventualmente benedirlo (o bocciarlo), ha di recente comunicato che, prima di procedere, la Camera di commercio (al momento proprietaria di Sogaer al 94,45%) deve aspettare il piano nazionale degli aeroporti.

Il treno (o l’aereo), però, era già partito. A Cagliari e a Elmas si è deciso da tempo che l’unico interlocutore per portare a dama il progetto è F2i Ligantia, socio di maggioranza delle società di gestione di Olbia e Alghero. Interlocutore “infungibile”, viene definito.

L’obiettivo è “squagliare” la Spa esistenti per crearne una nuova di zecca, a partecipazione privata. Il presidente della Camera cagliaritana, Maurizio De Pascale, ha assicurato che gli enti pubblici manterranno il controllo del nuovo soggetto giuridico, e quindi della gestione delle principali porte da e per la Sardegna. Ma le tensioni sull’operazione sono rimaste alte: gli oppositori temono ingerenze private che toglierebbero all’Isola un patrimonio come quello degli aeroporti.

Polemiche e perplessità, nel Largo Carlo Felice, non sono state viste come ostacolo. Prima si è avviato un percorso (non vincolante) in “buona fede” con F2i. Poi ecco l’affidamento della valutazione dell’aeroporto di Cagliari. Sempre in “buona fede”. Perché se dovesse arrivare la benedizione dell’Enac tutto possa essere pronto per chiudere, in fretta, la partita.

Così ecco la delibera del 5 ottobre con la quale si decide di “sottoporre la partecipazione della Camera nella Sogaer alla valutazione di un terzo indipendente al fine di determinarne il valore di mercato, oltre che di acquisire ogni elemento utile per le valutazioni di competenza della Camera in ordine alla realizzazione del progetto di integrazione in argomento”.

© Riproduzione riservata