"Mi sembra che ci sia un accordo sul fatto di far partire la Flat tax sui redditi di impresa a partire dall'anno prossimo. Il primo anno per le imprese e poi a partire dal secondo anno si prevede di applicarla alle famiglie''.

L'annuncio arriva dal leghista Lega Alberto Bagnai, tra i favoriti al posto di sottosegretario all'Economia del nuovo esecutivo gialloverde guidato dal premier Giuseppe Conte.

Il senatore del Carroccio, ospite della trasmissione Agorà, ha parlato di modalità e tempistiche relative all'introduzione della nuova "tassa piatta".

Per le aziende italiane l'aliquota unica potrebbe scendere a partire dal 2019, mentre per le famiglie entrare in vigore dal 2020.

Bagnai ha inoltre escluso che la riduzione venga finanziata con un incremento delle imposte indirette: "Per noi il discorso dell'aumento dell'Iva è assolutamente fuori discussione", ha affermato.

Dichiarazioni che sono state subito attaccate da Luigi Marattin, parlamentare del Partito democratico.

"È inconcepibile un livello di ignoranza e approssimazione simile. La flat tax sui redditi di impresa esiste da qualche decennio. Prima si chiamava Irpeg, e ora si chiama Ires, e tassa proporzionalmente i redditi delle società di capitali", ha dichiarato, sottolineando che a ridurla dal 27,5% al 24% era stato il governo Renzi.

(Unioneonline/F)

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