Si torna a parlare di un matrimonio per Fiat Chrysler Automobiles.

Dopo il naufragio di quello con Renault, a causa delle resistenze dei partner giapponesi di Nissan e del mancato sostegno del governo francese, Fca ha confermato che sono in corso le trattative con Peugeot-Citroen (Psa), una fusione dalla quale potrebbe nascere un gigante automobilistico da 50 miliardi di dollari (circa 45 miliardi di euro).

"Sono in corso discussioni intese a creare un Gruppo tra i leader mondiali della mobilità - ha scritto il gruppo in una nota -. Fca non ha al momento altro da aggiungere".

Secondo il Wall Street Journal l'amministratore delegato di Peugeot, Carlos Tavares, diventerebbe ceo della nuova società, mentre il presidente di Fca, John Elkann, manterrebbe la carica attuale.

Per la casa francese l'alleanza aprirebbe le porte al mercato americano, mentre Psa porterebbe in dotazione le piattaforme sull'elettrico e la più radicata presenza sul fronte asiatico. Fca e Psa insieme hanno venduto complessivamente lo scorso anno 8,7 milioni di auto: a tale livello sarebbero la quarta casa automobilistica al mondo, davanti a General Motors con 8,4 milioni di auto.

Mentre per oggi pomeriggio è convocato il consiglio di amministrazione di Psa in via straordinaria proprio per esaminare il progetto, il titolo del gruppo guidato da Mike Manley vola a Wall Street con un balzo del 7,48%.

(Unioneonline/D)
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