Si è tenuto stamattina a Villa Devoto l'incontro tra il governatore Christian Solinas e il direttore di Enel in Italia, Carlo Tamburi.

La società ha ribadito il proprio impegno nell’Isola, presentando il suo piano di investimenti da qui al 2030, basato sullo sviluppo della generazione elettrica da fonti rinnovabili che, insieme all’impiego di soluzioni per l'efficientamento e l'elettrificazione dei consumi, farebbe dell’Isola un territorio a emissioni a zero.

Il presidente ha espresso interesse per l’iniziativa, considerando però vincolante l’impegno per la salvaguardia dell'ambiente e i risparmi in bolletta per famiglie e imprese. "Riuscire a consolidare il profilo di un'Isola green in anticipo sugli obiettivi nazionali ed europei rappresenta un elemento di assoluto interesse sia per i sardi, che ne trarrebbero benefici di carattere economico sul costo in bolletta, e sia per una delle voci principali del Prodotto interno lordo sardo, il turismo", ha detto dichiarato, sottolineando l'importanza di dotarsi di infrastrutture moderne ed efficienti, a cominciare da quelle elettriche, per rendere sempre più attrattiva la Sardegna, senza dimenticare la possibile riconversione delle centrali a carbone (di cui una di Enel).

Per Solinas, il fatto di poter diventare un'Isola a emissioni zero costituirebbe un fattore attrattivo per il territorio.

"La Regione è disposta a ragionare su un nuovo schema di sviluppo delle rinnovabili a partire dall'idroelettrico, che riteniamo preferibile, meno impattante rispetto all'eolico", ha aggiunto il presidente, ferma restando la necessità di conciliare il piano energetico proposto dalla compagnia con tutto ciò che è già stato fatto sul versante della transizione con il gas. 

"Per dare gambe a un progetto di questo tipo sarebbe auspicabile una gestione commissariale - ha concluso -. Andrebbe quindi individuato un Commissario di Governo, che in questo caso potrebbe anche essere il Presidente della Regione, in maniera tale che su ogni domanda, istanza o provvedimento ci sia un potere di firma ben individuato in capo a un soggetto che si assume la responsabilità di chiudere le istruttorie nei tempi giusti. Questo darebbe speditezza decisiva a qualsiasi intervento".

(Unioneonline/F)


 

© Riproduzione riservata