Si è concluso il percorso di riconoscimento del Distretto rurale dei Comuni di Alghero e Olmedo. «Un'importante occasione di crescita del tessuto imprenditoriale dei comuni promotori – commenta l’assessora regionale dell’Agricoltura Valeria Satta - che possono avvalersi di un modello di sviluppo del sistema agroalimentare volto a favorire l'integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale». 

Soddisfatti i sindaci dei rispettivi territori. Per Mario Conoci, primo cittadino di Alghero, «il distretto rurale è una vera e propria agenzia di sviluppo, legata alla integrazione tra il settore primario, ovvero l’agricoltura, e le altre vocazioni del territorio, in particolare il turismo». Toni Faedda, sindaco di Olmedo, pensa alla creazione di una rete istituzionale, con risorse che favoriranno il miglioramento delle produzioni, «a beneficio di tutti, agricoltori, consumatori e il settore della ristorazione – dice – insieme alle zone interne. Tutto questo non potrà che avere risvolti positivi, anche sull’offerta turistica».

L’amministrazione regionale conta ora nove realtà riconosciute nella categoria dei distretti rurali, afferenti ai territori di: Ogliastra, Giudicato di Arborea, Valle del Tirso, Barbagia, Campidano, Villanova, Alghero; vi sono inoltre due biodistretti: Sardegna Bio e Parchi Naturali. A questi, andranno presto ad aggiungersi il distretto rurale del Comune di Sassari e quello del Golfo dell’Asinara.

© Riproduzione riservata