Allo studio del premier Mario Draghi c’è anche la bozza di legge sulla concorrenza, con la messa a gara anche delle concessioni di balneari e ambulanti.

Si tratta di uno dei prossimi passi cui lavora il governo, ma Matteo Salvini già minaccia di mettersi di traverso, si allarma per le prime indiscrezioni sulla rottura del tabù "Bolkestein", con le gare per spiagge e bancarelle, e annuncia "opposizione a oltranza".

La norma sulla concorrenza, attesa a luglio e poi annunciata dal presidente del Consiglio per settembre, fa parte delle riforme "abilitanti" del Recovery Plan. La Lega ha fatto pervenire a Palazzo Chigi l'auspicio di rinviare di qualche settimana, per evitare impatti del provvedimento sulle amministrative. Dal governo osservano che il provvedimento rientra nella road map del Pnrr e non ci si può arrestare per motivi elettorali.

Draghi, dopo aver recepito le indicazioni dell'Antitrust, vuole un intervento incisivo, che includa i due temi dei balneari e degli ambulanti, oggetto da anni di procedure d'infrazione europee. Si starebbe lavorando alla messa a gara, tenendo però conto dell'esigenza di contemperare alcuni aspetti che riguardano i piccoli concessionari, con clausole di tutela sociale e la previsione di corsie preferenziali per chi detenga una licenza di lunga data. 

Salvini ha mostrato la sua contrarietà al provvedimento, accusando del tentativo di blitz il Partito democratico, che intende "svendere le spiagge, le concessioni ma la Lega si opporrà, ovunque e comunque".

Per dirimere la matassa servirà probabilmente un tavolo politico.

(Unioneonline/F)

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