La Legge Madia sulle società a controllo pubblico impone che le partecipate comunali con fatturati annui al di sotto dei 500 mila euro vengano soppresse. Dopo diverse proroghe gestionali ad una delle sue due controllate (che presentano fatturati inferiori a quella cifra) Domusnovas ha avviato l'iter per mettersi in regola: come più volte annunciato sarà la Domus Acqua (società che gestisce il sistema idrico integrato del paese) ad inglobare la Domuservizi srl, partecipata che fino al termine di dicembre continuerà ad occuparsi di ausilio agli uffici comunali, cura del "Progetto Impegno" (pulizie negli stabili comunali e nelle scuole svolte da 14 lavoratori svantaggiati) e gestione del cimitero.

"La Domus Acqua - ha spiegato il sindaco Massimo Ventura - diverrà società unipersonale a partecipazione interamente pubblica. Nessuna busta paga andrà perduta: i 9 amministrativi della Domuservizi verranno assorbiti nella Domus Acqua".

Salirà dunque a 12 l'organico di quest'ultima che provvisoriamente si sta avvalendo anche di una trentina di dipendenti del Parco Geominerario (gli ex Ati Ifras). Il "Progetto Impegno" sarà invece esternalizzato tramite un bando pubblico con cui la Giunta Ventura mira a risparmiare 50 - 60 mila euro annui rispetto ad una gestione finora costata 240 mila euro.

In ottica di razionalizzazione, come già annunciato, verrà ridotto anche il numero di operai del Progetto: tra pensionamenti e perdita dei requisiti il gruppo dovrebbe ridursi di alcune unità.
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