Da domani tutti gli italiani inizieranno a lavorare per se stessi, e questa è la buona notizia.

Quella cattiva è che dall'inizio del 2017 ad oggi abbiamo lavorato per par pagare le tasse.

Scatta domani il tanto sospirato giorno di liberazione fiscale, secondo un calcolo effettuato dalla Cgia di Mestre.

"Incluse le festività nel 2017 sono stati necessari 153 giorni per scrollarci di dosso la morsa del fisco, ben 38 giorni in più rispetto al dato registrato nel 1980", spiega Paolo Zabeo, coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia di Mestre.

Il top è stato raggiunto nel 2012, quando erano 160 i giorni di lavoro per il fisco.

Da allora è iniziata un'inversione di tendenza e la pressione fiscale ha cominciato a scendere, spiega la Cgia, anche grazie al bonus di 80 euro (2014), l'eliminazione dell'Irap dal costo del lavoro (2015) e la cancellazione della Tasi (2016).

Tuttavia, conclude Zabeo, "lavorare 5 mesi su 12 per lo Stato ci dà l'idea di quanto eccessivo sia il nostro fisco, un carico che non ha eguali in Europa".
© Riproduzione riservata